venerdì 26 ottobre 2012

Malpensa Express da rivedere


Ad oltre un mese dall'entrata in vigore della nuova coppia di treni diretti per le tratte Milano-Varese e Milano-Bergamo, è già possibile un primo bilancio.
I treni, seppur collegando Milano con Bergamo in 39 minuti e Varese in 45 minuti, hanno una frequentazione molto bassa, basta pensare che su un totale di 228 passeggeri trasportabili sul nuovissimo treno della Alstom, messo in rete da Trenord per unire i due capoluoghi lombardi, sono solo tra i 50-60 i passeggeri trasportati per ogni singola corsa.

Si tratta di un coefficiente di utilizzazione molto basso,che oscilla tra ilo 21% e il 26%, nonostante il prezzo del biglietto a corsa semplice sia ancora promozionale a 9,90 euro per il Varese contro i 5,80 dei treni locali e i 7,90 euro per il Bergamo contro i 5,25 euro degli altri treni, ma che da Gennaio verrà a costare ben 12 euro, con una prevedibile ulteriore contrazione della domanda.

Questo innovativo servizio che ha tariffe a prezzi di mercato e che quindi non dovrebbe ricevere sussidi dalla regione, con questo andamento è destinato ad un probabile disavanzo. 
Probabilmente gli orari sono troppo posticipati rispetto alle fasce orarie dei pendolari sia del mattino sia del pomeriggio e andrebbero anticipati.

L'ex assessore Raffaele Cattaneo aveva promesso che ogni euro di utile sarebbe stato utilizzato per potenziare il servizio pendolare, ma al momento è solamente Trenord a finanziare i disavanzi dei treni (nuovi) ed il personale viene tolto ai servizi locali. C’è da chiedersi come mai non sia possibile ad altri vettori ferroviari operare sulle tratte locali senza sussidi ed a Trenord invece sia permesso.
Inoltre va ricordato che questi due treni potrebbero essere meglio impiegati su linee dove il materiale rotabile è obsoleto, come spesso lamentano i pendolari.
Forse sarebbe stato meglio avviare questa innovazione tramite una gara per l’affidamento del Lombardia Express: in questo modo si renderebbe più trasparente il quadro economico e vincerebbe il migliore, in questo caso chi effettivamente non ha bisogno di contributi pubblici.

Insomma  il condivisibile obiettivo di spostare utenti dall'auto al treno non si consegue con un intervento che sembra più di facciata che di sostanza; i pochi passeggeri del Lombardia Express infatti sono i pendolari che già usavano i treni pendolari e neppure i benefici ambientali sbandierati si vedono.
Questo episodio dimostra ancora una volta che la Regione Lombardia dovrebbe togliersi dalla scomoda posizione di proprietario, gestore, programmatore e finanziatore dei servizi ferroviari lombardi in particolare quando si vuole impostare un’ iniziativa innovativa come quella dei servizi a mercato dove la trasparenza dei costi e dei ricavi è indispensabile, come pure la concorrenza.

Dario Balotta
Responsabile trasporti Legambiente della Lombardia

Nessun commento: