mercoledì 8 febbraio 2012

Soddisfazioni

                                              
Due motivi di soddisfazione e di speranza si sommano in questi giorni.
No alla Cava Nidoli-Italinerti
Il primo, il più importante, è da condividere con i tantissimi cittadini, le associazioni, il Comitato, ed è questo: "Ci sembra che le ragioni portate avanti in questi anni dai Comitati, che hanno intrapreso una serie di iniziative a favore del recupero dell'area in questione, abbiano elementi di fondatezza tali per cui la Provincia debba proseguire nella direzione intrapresa."
A dirlo sono il presidente Dario Galli e l'assessore alla Tutela Ambientale Luca Marsico in occasione dell'annuncio del ricorso in Consiglio di Stato per impugnare il provvedimento del Tar che impone alla Provincia di rilasciare ai Nidoli l'autorizzazione a scavare nella nota cava abusiva ex Italinerti di Cantello.
Anche il Comune di Varese con il sindaco Fontana ribadisce la richiesta alla Regione dello stralcio dal Piano Cave: "Oltre alle gravi conseguenze per il paesaggio comunque percepibili da varie zone della città, l'area di escavazione è interessata da una falda acquifera importantissima, grazie alla quale Aspem è in grado di soddisfare la maggior parte del fabbisogno di acqua potabile di Varese."


Stop porte aperte
Il secondo, meno importante però significativo, è l'ordinanza voluta dall'assessore comunale Clerici che impone ai negozi di tenere chiuse le porte per evitare spreco di calore. Una decisione utile a favore del risparmio energetico e della lotta allo smog, che avevamo già sollecitato a febbraio dell'anno scorso e poi a novembre insieme ad altre misure.
Un bel risultato, reso possibile dalla collaborazione tra noi, un consigliere di opposizione e l'assessore, sull'esempio del Comune di Milano

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