mercoledì 18 dicembre 2019

Welcome in Casamatta!


Welcome in Casamatta ai Mulini di Gurone: un avamposto di economia civile che nasce dalla ristrutturazione di edifici storici secondo un nuovo modo di pensare l’edilizia, circolare e sostenibile, con il recupero dei materiali e dell’energia per un diverso sviluppo di territorio e ambiente.

PER CONTRIBUIRE: IT96U0501810800000011223153

Un progetto da finanziare in tre anni, che prevede il completamento della ristrutturazione di una porzione della corte storica. Da qui, prenderà il via l’attività di un centro per il volontariato e l’educazione ambientale, che sarà anche ostello e punto di riferimento per la salvaguardia della biodiversità del territorio.
L’economia circolare sarà il motore di tutto: a partire dai materiali usati nella ristrutturazione, passando per le attività proposte, tutto sarà impostato secondo i criteri di attenzione all’ambiente, per recuperare risorse e far crescere una nuova attività nel pieno rispetto del territorio. Legambiente Varese e Malnate stanno cercando risorse con una grande campagna di fundraising, ma c’è bisogno di tanti protagonisti, per questo il cantiere è aperto a sperimentazioni, suggerimenti ed esperienze formative per addetti ai lavori e non solo.


La condivisione, quindi, inizia fin dal primo mattone, a Casamatta. «L’idea – dicono i volontari di Legambiente – è quella di rendere disponibile, con modalità innovative, un “bene comune”, uno strumento per prenderci cura dell’ambiente e del paesaggio, per dare vita ad un’inedita esperienza di economia civile, che rispetti le persone, l’ambiente, il territorio e la sua storia».
Un luogo con una storia tutta particolare, che comincia con l’antico mulino, che nel 1600 era uno dei centri nevralgici dell’economia della zona, posizione mantenuta anche grazie alla ferrovia della Valmorea, che aveva un casello a pochi passi dalla corte. Con il tempo, il mulino ha perso la propria centralità. La dismissione della linea ferroviaria ha fatto il resto, ma i residenti non hanno abbandonato del tutto la corte, e nell’area sono comunque cresciute alcune attività economiche. Tra gli anni ’80 e ‘90, con il progetto della diga di laminazione dell’Olona, l’antica corte viene circondata da un muraglione circolare, un vero e proprio anello che la proteggerà dall’acqua quando l’invaso della diga verrà riempito.
Negli stessi anni, però, Legambiente Varese e Malnate, insieme al Comune, si costituiscono parte civile in un processo contro un’industria che ha causato un importante inquinamento nella falda acquifera della zona. Il processo dà ragione agli ambientalisti, e con il risarcimento del danno viene acquistata una porzione della corte in via Mulini.
Ed è per valorizzare questo bene, acquistato fin da subito con l’idea di renderlo uno spazio “non convenzionale”, che i volontari si sono impegnati in questa avventura, che ha già visto la nascita di una rete di associazioni, che va dalla Pro Loco agli agricoltori biologici locali, passando per apicoltori e scout. Non mancano nemmeno le partnership istituzionali, da Fondazione Cariplo ai comuni di Malnate e Varese, passando per la Fondazione Comunitaria del Varesotto, Fondazione Malnate e perfino il Politecnico di Milano.
Una vera e propria rinascita, quindi, per l’antico mulino, che oggi è pronto per raccontare una nuova storia. Ma per farlo ha bisogno di voi: è possibile contribuire attraverso una donazione fiscalmente deducibile o con un’anticipazione sotto forma di prestito regolato da apposito accordo tra i contraenti.

PER CONTRIBUIRE: IT06Q0501801600000011223153

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