mercoledì 6 gennaio 2016

Legambiente 2016: nuovo anno, nuovi progetti


Come prima cosa: BUON ANNO! Il 2016 è appena cominciato e ci sembra doveroso augurare a tutti che l'anno che abbiamo davanti sia ricco di eventi positivi!
Anche Legambiente Varese ricomincia la sua attività piena di entusiasmo! A un mese dal X Congresso Nazionale che ha riunito il Cigno Verde a Milano, guardiamo al futuro con la voglia di lavorare assieme per cambiare in meglio il nostro paese.
Tra le molte, importanti affermazioni fatte durante il Congresso, una frase di Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente, è stata particolarmente incisiva: "L'ambiente può rappresentare l'architrave su cui costruire un progetto che guardi al futuro e che restituisca fiducia alle persone e alle comunità"
Questa dichiarazione si basa su alcuni capisaldi che costituiscono le leve del cambiamento per rilanciare il futuro dell'Italia: Economia civile, Volontariato, Legalità, Mobilità, Clima, Suolo, Reti territoriali. A guardare bene, il nostro Paese si sta già muovendo in queste direzioni ma non è sufficiente e il compito di Legambiente è anche quello di ribadire l'urgenza di modificare il nostro modello di società, di riunire le voci che provengono dal basso e dar loro espressione. Sono stati ottenuti tanti successi in questi anni ma a Legambiente non basta. Ora bisogna puntare ad obiettivi più alti e allargare lo sguardo verso nuovi orizzonti poiché - ormai lo abbiamo capito in molti - l'ambiente riguarda ogni risvolto della nostra vita.
Ecco allora che questi sette temi, appena citati, diventano le basi su cui fondare il nostro futuro lavoro, a partire da quest'anno. 


Volontariato
L'impegno si rigenera. Per dare più forza alla società orizzontale.
Il volontariato è l'anima dell'attività di Legambiente: senza, moltissime iniziative non potrebbero esistere. La grande forza del volontariato consiste nella possibilità di intrecciare competenze, passioni, visioni, istanze collettive e risposte sociali. Campagne come Puliamo il mondo, Nontiscordardimè, Spiagge e fondali puliti, la vasta partecipazione ai campi di volontariato, l'attività dei circoli e dei regionali dimostrano anno dopo anno il contributo che il 
volontariato ambientale dà alla società ed è il segno che le persone vogliono veramente far qualcosa di concreto per l'ambiente. L'impegno dei volontari indica il bisogno e la volontà della gente di partecipare al cambiamento sociale e sottolinea la richiesta di processi di trasformazione al sistema politico.


Economia civile
Per un nuovo mercato. Ecologico, giusto, condiviso.
L'economia civile mette al centro parole come fiducia, beni comuni, mutuo vantaggio, pubblica felicità. Si discosta dall'attuale sistema economico per fondare le sue radici "nella cooperazione sociale, nel commercio equo e solidale, nell'economia di comunione, nella banca etica, nelle imprese sociali e in tutte quelle forme di impresa che fanno della reciprocità e delle virtù civili interiorizzate il loro principale motivo di azione". Per cambiare il nostro paese è fondamentale modificare anche la struttura di un'economia che, evidentemente, non risponde alle reali esigenze della società. L'economia civile, al contrario, incontra il bisogno di lavoro dei giovani, aiuta l'imprenditoria femminile e recepisce più facilmente idee e sollecitazioni innovative che arrivano da scenari globali e dai nuovi stili di vita e di consumo della gente: economia circolare, bioeconomia, sharing economy.


Suolo
Fermare il cemento, promuovere i territori. Ricominciamo dalla risorsa più importante.
Il suolo è la nostra risorsa più importante, limitata e non rinnovabile. Da esso ricaviamo servizi ecosistemici e produttivi preziosissimi. Eppure, negli ultimi cinquant'anni in Italia l'urbanizzazione procede al ritmo di 25mila ettari di suolo all'anno, senza risparmiare i terreni più fertili, le aree ad elevato rischio idrogeologico, le coste e gli ecosistemi più vulnerabili. Nel frattempo, aumenta la fragilità del territorio, dal nord al sud del paese si verificano episodi di alluvioni e frane amplificate da eventi climatici estremi. E' necessario riflettere e confrontarsi sul tema, promuovere un'agricoltura di qualità, diffondere i presidi per la tutela del suolo, come mostra l'esperienza di Custodi del territorio, la rete proposta in Italia da Legambiente. Bisogna anche chiedere al mondo politico ed economico un cambiamento basato sulla rigenerazione urbana secondo criteri di benessere ed efficienza ecologica, energetica e sociale. Tutto ciò rientra nella battaglia che People4soil sta portando avanti insieme ad una rete europea di cittadini responsabili che chiedono all'Europa di approvare al più presto un diritto ambientale per il suolo.


Legalità 
Lotta alla corruzione, stop alle ecomafie. Radici di una nuova economia.
Ci sono voluti 21 anni di battaglie, di analisi e denunce del fenomeno della criminalità ambientale e delle ecomafie ma alla fine il Parlamento italiano ha approvato la legge per inserire gli ecoreati nel codice penale. Un grande successo per la tutela ambientale e per Legambiente che, tuttavia, non ha intenzione di fermarsi. Bisogna raggiungere nuovi obiettivi tra cui, in primo luogo, l'informazione, la formazione e la concreta applicazione della nuova legge; inoltre, è necessario aumentare il livello dei controlli ambientali, far approvare una legge contro l'abusivismo edilizio, vigilare sulle illegalità a danno dell'ambiente. L'attività dei volontari dei circoli e degli avvocati dei Centri di azione giuridica (Ceag) continua ad essere fondamentale per aumentare la cultura della legalità e portare avanti le tante azioni necessarie a difesa dell'ambiente.



Mobilità
Pedoni, pedali, pendolari. In azione per riprendersi lo spazio pubblico.
Negli ultimi decenni le città sono state ridisegnate in funzione dell'automobile. Oggi, però, emerge la necessità di riappropriarsi degli spazi, di creare relazioni di vicinato e condividere servizi di mobilità. Ormai è chiara l'esigenza di molti cittadini di cambiare modo di vivere e attraversare le città. Ma tutto ciò presuppone risorse, norme e progetti che possano sostenere un cambiamento del genere. Un argomento che non riguarda più solo il traffico e lo smog ma che si collega a tante altre tematiche: qualità della vita, consumo di suolo, sicurezza, riduzione della dipendenza dal petrolio, innovazione tecnologica, turismo, accessibilità alle attività cittadine, nuove opportunità per i giovani, maggior autonomia per bambini e ragazzi nello spazio pubblico.


Reti territoriali
Le comunità locali protagoniste del cambiamento. Così cambia la green society.
I cambiamenti e i nuovi bisogni che stanno caratterizzando questi ultimi anni, manifestano anche la nascita di un nuovo tipo di società civile, la green society. Le comunità locali e i territori, con  l'obiettivo di migliorare la qualità della propria vita, diventano i protagonisti di nuovi processi di cambiamento. Esempi virtuosi sono le esperienze di Comuni ricicloni, i gruppi di acquisto solidale, la distribuzione di terre a giovani agricoltori, i contratti di fiume. Si tratta, però, di una mobilitazione dal basso che non ha quasi rappresentanza. Il compito di Legambiente è aiutare questa società a svilupparsi, organizzarsi creando relazioni positive ed essere riconosciuta in modo da costituirsi come un sistema territoriale più complesso nell'ottica di uno sviluppo sostenibile.


Clima
Modificare il modello energetico, verso la civiltà oil-free.
La Cop 21 di Parigi è terminata da poche settimane e anche se non sono stati raggiunti grandi traguardi è comunque stato fatto un primo, importante passo per salvare le sorti del nostro pianeta. Tra le cose che hanno caratterizzato maggiormente questo summit, una è stata la grande mobilitazione del pubblico che ha dimostrato il sempre maggior interesse dell'opinione pubblica verso i grandi temi ambientali. Il clima, ormai, è uscito dal dibattito puramente scientifico per occupare un posto centrale nel discorso pubblico e politico internazionale. L'urgenza di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, di trovare soluzioni al fenomeno della migrazione, di rendersi autonomi dalle fonti fossili riversando gli sforzi sulle rinnovabili ha modificato la sensibilità delle persone di fronte a problemi che sembravano lontani. L'ambientalismo di oggi deve essere capace di proporre nuovi modelli energetici e parlare con i territori e le imprese per cercare di rendere concreto un futuro sostenibile.

Insomma, i successi ottenuti negli anni da Legambiente sono molti ma la strada verso un futuro green è ancora lunga da percorrere. Servono tante energie, serve passione e servono competenze per vincere le nuove sfide e per raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. 
Serve l'aiuto di tutti! Siete pronti a unirvi con noi per salvare l'ambiente?





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