Cinque
punti su otto inquinati sul lago Maggiore, uno su due sul lago di Varese. Imputati principali i torrenti che
raccolgono gli scarichi non depurati dei comuni dell’entroterra.
È
ancora una volta negativo il bilancio del monitoraggio effettuato su questi due
laghi del Varesotto dalla Goletta dei Laghi di Legambiente, la campagna
nazionale d’informazione scientifica sullo stato di salute dei bacini lacustri,
realizzata con il contributo del COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e
Novamont.
I
tecnici di Legambiente hanno dato la caccia alle situazioni critiche che
minacciano l’ecosistema lacustre, focalizzando l’attenzione sui sistemi di
depurazione ancora oggi non adeguati alle reali necessità.
Fortemente inquinati, dunque, cinque punti sulla sponda lombarda del Verbano: a Germignaga presso
il canale della spiaggia comunale, a Laveno Mombello alla foce del torrente
Boesio, a Brebbia alla foce del fiume Bardello, a Ispra alla foce del torrente
Acquanegra e ad Angera all’Oasi la Bruschera.
Entro i limiti di legge, invece il fiume Giona a Maccagno, il torrente
Monvallina a Monvalle e la spiaggia Nocciola ad Angera dove la segnalazione di
uno scarico i tecnici.
“Il nostro compito è quello
di individuare le criticità dei bacini lacustri con particolare attenzione,
non solo dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto
dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene
indicato dal decreto legislativo 116/2008 – spiega Barbara Meggetto, portavoce di Goletta dei Laghi -. Le
analisi ci confermano che la maggior parte dei problemi per i laghi del
Varesotto continua ad arrivare direttamente dai corsi d’acqua che ancora
scontano i ritardi nel collettamento fognario e nella depurazione delle acque”.
Un
problema ormai cronico, come dimostra una comparazione tra i risultati delle
analisi nell’ultimo quadriennio 2009 – 2012, è sempre risultato fuori dai
limiti il punto campionato a Brebbia mentre i punti a Laveno, Ispra e Angera sono
risultati fuori dai parametri per 3 volte.
Per
quanto riguarda il lago di Varese,
risulta fortemente inquinato il canale Brabbia a Biandronno, sul confine con
Cazzago Brabbia, che raccoglie gli scarichi provenienti dai Comuni
dell’entroterra e della zona del lago di Comabbio oltre che dagli sfioratori di
piena. Entro i limiti invece lo scarico sempre a Biandronno, presso il
lungolago F. Daverio
“Si
conferma la situazione già stigmatizzata negli anni precedenti e non si vedono
all’orizzonte cambi di rotta commenta Alberto
Minazzi, coordinatore provinciale dei circoli di Legambiente -. Stiamo
ancora attendendo di conoscere i tempi di attuazione degli investimenti
previsti nel Piano d’ambito. La priorità
infatti è il completamento delle infrastrutture fognarie, il vero punto
critico della capacità di gestione del territorio da parte dei Comuni. I quali
invece continuano ad occuparsi di sviluppare il proprio tessuto urbano sulla
base di previsioni ingiustificate di aumento della popolazione e conseguente
ulteriore cementificazione”.
Anche
quest’anno il Consorzio Obbligatorio
degli Oli Usati è Main Partner della storica campagna estiva di
Legambiente. “La difesa dell’ambiente, e del mare e dei laghi in particolare,
rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione”, spiega Antonio
Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del COOU. L’olio
usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei
macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi
agricoli di ciascun cittadino. “Se eliminato in modo scorretto – sottolinea
Mastrostefano - questo rifiuto pericoloso può danneggiare l’ambiente in modo
gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in un lago
inquinano una superficie grande come un campo di calcio”. A contatto con
l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla
flora e alla fauna sottostante di respirare. Lo scorso anno, in provincia di
Varese, il COOU ha raccolto 2.204 tonnellate di oli lubrificanti usati.
RISULTATI DEI
CAMPIONAMENTI DEL LAGO MAGGIORE
Lago
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Regione
|
Pv
|
Comune
|
Punto
|
Giudizio
Goletta dei Laghi 2013 |
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Maggiore
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Lombardia
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VA
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Germignaga
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Canale artificiale presso spiaggia comunale
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Fortemente inquinato
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
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Laveno - Mombello
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Foce torrente Boesio
|
Fortemente inquinato
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Brebbia
|
Foce torrente Bardello
|
Fortemente inquinato
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Ispra
|
Foce torrente Acquanegra
|
Fortemente inquinato
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Angera
|
Torrente presso Oasi La Bruschera
|
Fortemente inquinato
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Monvalle
|
Foce torrente Monvallina
|
Entro i limiti di legge
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Maccagno
|
Foce fiume Giona
|
Entro i limiti di legge
|
|
Maggiore
|
Lombardia
|
VA
|
Angera
|
Spiaggia Nocciola
|
Entro i limiti di legge
|
RISULTATI DEI
CAMPIONAMENTI DEL LAGO DI VARESE
Lago
|
Regione
|
Pv
|
Comune
|
Punto
|
Giudizio
Goletta dei Laghi 2013 |
|
Varese
|
Lombardia
|
VA
|
Biandronno
|
Scarico presso lungolago F. Daverio
|
Entro i limiti di legge
|
|
Varese
|
Lombardia
|
VA
|
Biandronno, confine con Cazzago Brabbia
|
Foce canale Brabbia
|
Fortemente inquinato
|
Il monitoraggio scientifico
I
prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici che effettuano le analisi
chimiche direttamente in situ con l’ausilio di strumentazione da campo. I
campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e
conservati in frigorifero, fino al momento dell'analisi, che avviene nei
laboratori mobili lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore
dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi
intestinali, escherichia coli) e chimico-fisici (temperatura dell’acqua, pH,
ossigeno disciolto, conducibilità). Il giudizio di Legambiente viene dato in
base ai risultati ottenuti dalle analisi microbiologiche (sono presi come
riferimento i valori limite per la balneazione indicati dal Decreto Legislativo
del 31 marzo 2010 nell’allegato A) e secondo i seguenti criteri:
Inquinato
Enterococchi intestinali maggiori di 500 ufc/100ml e/o Escherichia
Coli maggiore di 1.000 ufc/100ml
Fortemente inquinato
Enterococchi intestinali maggiori di 1.000 ufc/100ml e/o Escherichia
Coli maggiore di 2.000 ufc/100ml
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