L’inquinamento
dell’aria non è un fatto solo invernale. E la ragione sta soprattutto
nell’intenso traffico che attanaglia le città, come Varese.
Al raggiungimento del decimo giorno
di superamento dei
limiti nel capoluogo, il circolo locale di Legambiente rilancia la propria
battaglia contro lo smog.
Martedì 16
luglio, infatti, la concentrazione di ozono ha raggiunto 209 microgrammi per
metro cubo, superando così per la decima volta da inizio giugno la prima soglia
stabilita dalla normativa, quella definita “di informazione” che è pari a 180 µg/m³
Siamo
ancora abbastanza lontani, per fortuna, dalla seconda soglia, detta “di
allarme”, fissata a 240 microgrammi per metro cubo.
(in alto il grafico dei valori di ozono nell'aria registrati negli ultimi dieci giorni dalla centralina ARPA a Masnago.)
L'ozono è il prodotto di complesse reazioni
che avvengono, in presenza di radiazione solare, a partire da alcune sostanze
scaricate in atmosfera dai tubi di scarico delle automobili e delle industrie.
Per effetto dei rimescolamenti delle masse d'aria, poi, questo gas si può
spostare anche molto lontano dalle fonti
d’inquinamento principale, che restano i centri urbani, le autostrade e il loro
traffico.
“Il
problema dell’inquinamento, come è noto – commentano i rappresentanti di Legambiente Varese – va affrontato in un’ottica
di area vasta. Servono misure strutturali a livello almeno regionale,
orientando investimenti e politiche verso la mobilità sostenibile per persone e
merci. Questo però non assolve le responsabilità
degli enti locali: il Comune di Varese e quelli limitrofi devono davvero
iniziare considerare la lotta allo smog una priorità, promuovendo lo
spostamento a piedi, in bici e col trasporto pubblico e limitando così l’uso
dell’auto in città.”
Per il
Cigno Verde l’informazione è il
primo passo per l’assunzione di comportamenti corretti anche da parte dei
cittadini. Ecco perché ogni settimana su questo blog sarà fatto il punto sulla
situazione dell’inquinamento dell’aria e verranno riportati i dati della centralina di ARPA situata presso la scuola media
“Vidoletti”.
“L’ozono è
dannoso per la salute umana - sottolinea Edoardo Bai, responsabile scientifico di Legambiente
Lombardia - perchè in grado di attaccare le vie respiratorie con effetti
acuti che vanno dalle bronchiti all'asma fino a effetti cronici come il tumore
al polmone. Le persone maggiormente colpite sono i bambini che hanno anche più
probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie. Ma
anche i soggetti sani che fanno attività fisica all'aperto diventano un gruppo
“sensibile” perché sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno
attiva”.
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