lunedì 20 maggio 2013

Ambiente Italia 2013: cinque proposte per uscire dalla crisi

Ridisegnare la fiscalità per spingere l'innovazione ambientale e creare lavoro. Fermare le ecomafie. Rilanciare gli investimenti, per rimettere in modo il paese. Premiare l'autoproduzione energetica da rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio. Mettere al centro le città.
Sono le cinque proposte presentate da Legambiente nel rapporto 'L'Italia oltre la crisi.

1) Ridisegnare la fiscalità per spingere l'innovazione ambientale e creare lavoro: è necessario fare delle emissioni di CO2 il criterio per ridefinire accise e Iva che gravano su impianti da fonti fossili, autoveicoli, prodotti e consumi.
2) Fermare le ecomafie, che sono la zavorra che impedisce concretamente alla Green economy di esprimere tutte le sue potenzialità. Legambiente ha presentato una proposta di legge per l'inserimento dei delitti contro l'ambiente nel codice penale.
3) Rilanciare gli investimenti, per rimettere in modo il paese fermando la politica di tagli trasversali e indiscriminati.
4) Premiare l'autoproduzione energetica da rinnovabili e la riqualificazione del patrimonio edilizio. La rivoluzione energetica è già in corso con una produzione arrivata al 28% dei consumi elettrici nel 2012, ma oggi si deve fare un passo avanti per aiutare famiglie e imprese premiando l'autoproduzione da fonti rinnovabili e la gestione di impianti efficienti e puliti attraverso smart grid private e facilitando lo scambio con la rete.
5) Mettere al centro le città sul welfare, dal trasporto pubblico agli asili, dall'istruzione alla cultura, a determinare la competitività di una economia e di un territorio. Per questo serve una regia e una politica nazionale, per non perdere le risorse dei fondi strutturali europei 2014-2020 e realizzare finalmente interventi di riqualificazione ambientale e sociale delle periferie, per la casa e la mobilità sostenibile.

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