Il circolo Legambiente di Varese esprime soddisfazione per la scelta della Regione, sottolineando un’altra buona notizia: “Le amministrazioni avranno il vantaggio di non dover tenere conto delle destinazioni d’uso contenute nel vecchio Piano, che dal primo gennaio vengono cancellate.”
Dal 2013 i Comuni che approveranno i PGT saranno infatti obbligati a non cadere nella tentazione di inserire nel nuovo piano i “diritti acquisiti” (e mai esercitati) previsti nei vecchi piani regolatori, pratica purtroppo divenuta consueta nei comuni che hanno già approvato il nuovo strumento urbanistico.
“Con il nuovo anno – spiega Legambiente - i Comuni potranno, almeno in parte, farsi perdonare del ritardo nell'approvazione del PGT non inserendo quelle nuove espansioni sui terreni liberi previste in passato: in caso contrario il nuovo consumo di suolo sarà responsabilità grave e totale degli amministratori in carica, senza poter scaricare colpe sui loro predecessori”.
Per quanto riguarda la città di Varese, il Cigno Verde evidenzia come il ritardo sia ingiustificabile e segno di un’assenza di visione del futuro della città.
“Solo Babbo Natale ormai può portarci in dono il PGT – ironizzano gli ambientalisti -. Però quest’anno non ce l’ha fatta, è rimasto imbottigliato nel traffico urbano. Noi ci candidiamo a dare una mano a tecnici e politici nella redazione del documento. Abbiamo molte idee che vorremmo mettere nero su bianco: dalla tutela e valorizzazione degli spazi verdi alla riqualificazione delle aree dismesse alla promozione di tutti i mezzi alternativi all’automobile.”
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