Fanno bene all’ambiente ma se
non vengono smaltite correttamente possono inquinarlo. Le lampadine ad alta efficienza, che hanno sostituito le vecchie
lampadine a incandescenza, permettono infatti un significativo risparmio di
energia (fino all’80% rispetto a quelle tradizionali) e una riduzione delle
emissioni di CO2. Se a fine vita però non vengono raccolte correttamente in
maniera separata possono disperdere mercurio, sostanza nociva per l’ambiente.
Per questo sabato 18 febbraio
allestiremo un punto informativo presso il negozio Leroy Merlin di Solbiate Arno.
Dalle 10.00 alle 18.00 i nostri volontari informeranno sulle modalità di
smaltimento corrette e sulla normativa che le regolamenta.
L’iniziativa si inserisce in “Illumina il riciclo”, la campagna di
sensibilizzazione di Legambiente ed Ecolamp, sulla raccolta differenziata delle
lampade fluorescenti esauste, che coinvolgerà venti città in tutta Italia nel
weekend.
Ed è una tappa della collaborazione tra Legambiente Varese ed il punto vendita della grande catena, che si è già
concretizzata negli ultimi due anni nel sostegno a progetti a favore
dell’ambiente.
“Vogliamo far sapere a più
cittadini possibile – dichiara Dino De
Simone, presidente di Legambiente Varese - come smaltire correttamente le lampade fluorescenti esauste, per
evitare che finiscano erroneamente, come spesso avviene, nel cassonetto
dell’indifferenziato. Questo infatti comporta non solo lo spreco di materiali
come il vetro o la plastica, che possono essere riciclati, ma anche la
dispersione nell’ambiente di sostanze molto nocive come il mercurio. Il
banchetto di sabato sarà anche l’occasione per pubblicizzare la possibilità del ritiro “1 contro 1” che dà diritto ai consumatori di vedersi
ritirare la lampadina vecchia nel momento in cui ne acquistano una nuova senza
doverla portare personalmente in un’isola ecologica.”
Secondo la normativa le
lampade a basso consumo appartengono ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche
ed Elettroniche ed è compito dei produttori finanziare ed organizzare le
operazioni che ne assicurano la raccolta e il trattamento in sicurezza. I
rivenditori, inoltre, sono tenuti a organizzare la raccolta dei RAEE presso i
propri punti vendita e a conferirli ai Centri Comunali attrezzati.
I numeri
Anche se è vero che la
quantità di sostanze nocive contenute in ogni lampadina è minima, i numeri
sulla diffusione delle lampade ad alta efficienza non lasciano dubbi sulla
pericolosità, per l’ambiente e la salute, di un cattivo smaltimento. Basti
pensare che ogni anno in Italia vengono
immessi sul mercato circa 120 milioni di lampade a basso consumo e con
l’uscita definitiva delle tradizionali lampade a incandescenza questi numeri
sono destinati ad aumentare.
Grazie alla nascita di
consorzi come Ecolamp la raccolta dei RAEE dal 2008 a oggi è finalmente
entrata a regime, ma visto il costante aumento dei rifiuti tecnologici e di
illuminazione, è fondamentale che l’informazione sull’esistenza e il
funzionamento della raccolta di questa tipologia di rifiuti sia diffusa il più
possibile tra operatori professionali e cittadini.
Le possibilità di smaltimento
Sono due le possibilità di
smaltimento che si possono scegliere. Le lampade esauste possono essere restituite direttamente presso i punti
vendita, quando si acquistano quelle nuove, in virtù del sistema di ritiro “1
contro 1” . Oppure possono essere portate, come tutti gli altri
rifiuti elettrici ed elettronici, nelle
isole ecologiche comunali dove ci sono gli appositi contenitori metallici
verdi con la scritta
Ecolamp.
“Se si vuole raggiungere e sensibilizzare un numero crescente di consumatori - ha affermato Fabrizio D’Amico ,
Direttore Generale di Ecolamp – è necessario presidiare luoghi ed eventi a
grande affluenza. Questa è la ragione della campagna di comunicazione realizzata
con Legambiente in alcuni centri commerciali, sparsi sul territorio nazionale,
che si inserisce in una serie di altre iniziative che il Consorzio ha in
programma per tutto il 2012”
“Se si vuole raggiungere e sensibilizzare un numero crescente di consumatori - ha affermato Fabrizio D’
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