venerdì 17 febbraio 2012

Illumina il riciclo

Fanno bene all’ambiente ma se non vengono smaltite correttamente possono inquinarlo. Le lampadine ad alta efficienza, che hanno sostituito le vecchie lampadine a incandescenza, permettono infatti un significativo risparmio di energia (fino all’80% rispetto a quelle tradizionali) e una riduzione delle emissioni di CO2. Se a fine vita però non vengono raccolte correttamente in maniera separata possono disperdere mercurio, sostanza nociva per l’ambiente.

Per questo sabato 18 febbraio allestiremo un punto informativo presso il negozio Leroy Merlin di Solbiate Arno. Dalle 10.00 alle 18.00 i nostri volontari informeranno sulle modalità di smaltimento corrette e sulla normativa che le regolamenta.
L’iniziativa si inserisce in “Illumina il riciclo”, la campagna di sensibilizzazione di Legambiente ed Ecolamp, sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, che coinvolgerà venti città in tutta Italia nel weekend.
Ed è una tappa della collaborazione tra Legambiente Varese ed il punto vendita della grande catena, che si è già concretizzata negli ultimi due anni nel sostegno a progetti a favore dell’ambiente.

“Vogliamo far sapere a più cittadini possibile – dichiara Dino De Simone, presidente di Legambiente Varese - come smaltire correttamente le lampade fluorescenti esauste, per evitare che finiscano erroneamente, come spesso avviene, nel cassonetto dell’indifferenziato. Questo infatti comporta non solo lo spreco di materiali come il vetro o la plastica, che possono essere riciclati, ma anche la dispersione nell’ambiente di sostanze molto nocive come il mercurio. Il banchetto di sabato sarà anche l’occasione per pubblicizzare la possibilità del ritiro “1 contro 1” che dà diritto ai consumatori di vedersi ritirare la lampadina vecchia nel momento in cui ne acquistano una nuova senza doverla portare personalmente in un’isola ecologica.”
Secondo la normativa le lampade a basso consumo appartengono ai Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche ed è compito dei produttori finanziare ed organizzare le operazioni che ne assicurano la raccolta e il trattamento in sicurezza. I rivenditori, inoltre, sono tenuti a organizzare la raccolta dei RAEE presso i propri punti vendita e a conferirli ai Centri Comunali attrezzati.

I numeri
Anche se è vero che la quantità di sostanze nocive contenute in ogni lampadina è minima, i numeri sulla diffusione delle lampade ad alta efficienza non lasciano dubbi sulla pericolosità, per l’ambiente e la salute, di un cattivo smaltimento. Basti pensare che ogni anno in Italia vengono immessi sul mercato circa 120 milioni di lampade a basso consumo e con l’uscita definitiva delle tradizionali lampade a incandescenza questi numeri sono destinati ad aumentare.
Grazie alla nascita di consorzi come Ecolamp la raccolta dei RAEE dal 2008 a oggi è finalmente entrata a regime, ma visto il costante aumento dei rifiuti tecnologici e di illuminazione, è fondamentale che l’informazione sull’esistenza e il funzionamento della raccolta di questa tipologia di rifiuti sia diffusa il più possibile tra operatori professionali e cittadini.

Le possibilità di smaltimento
Sono due le possibilità di smaltimento che si possono scegliere. Le lampade esauste possono essere restituite direttamente presso i punti vendita, quando si acquistano quelle nuove, in virtù del sistema di ritiro “1 contro 1”. Oppure possono essere portate, come tutti gli altri rifiuti elettrici ed elettronici, nelle isole ecologiche comunali dove ci sono gli appositi contenitori metallici verdi con la scritta Ecolamp. 
“Se si vuole raggiungere e sensibilizzare un numero crescente di consumatori - ha affermato Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp – è necessario presidiare luoghi ed eventi a grande affluenza. Questa è la ragione della campagna di comunicazione realizzata con Legambiente in alcuni centri commerciali, sparsi sul territorio nazionale, che si inserisce in una serie di altre iniziative che il Consorzio ha in programma per tutto il 2012” 

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