martedì 1 febbraio 2011

Mal'Aria: le nostre idee, proposte e critiche

A gennaio per 18 giorni su 31 la concentrazione di polveri sottili a Varese ha superato la soglia fissata per legge (50 microg/metro cubo). Una situazione grave, ma che non sembra interessare granchè. Anzi, da oggi il biglietto singolo dell'autobus urbano costa 1euro e20, 15 centesimi in più di prima!  Sotto trovate il nostro comunicato.
Qui invece potete controllare quotidianamente la situazione dell'aria in città. 
Buon respiro 

Problema strutturale, interventi strutturali
Nel 2010 per ben 40 volte era stato oltrepassato il limite, 5 giorni in più di quanto consenta la normativa. La media annuale nel capoluogo di provincia, secondo i dati dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, è stata di 30,8 microg/mc. Risultato di una media tra i mesi primaverili ed estivi, in cui il problema non sono le polveri sottili, e quelli invernali, in cui si raggiungono invece livelli altissimi.
“Proprio perché è noto a tutti, già a novembre avevamo chiesto che si ragionasse di interventi strutturali – spiega Dino De Simone, presidente del circolo Legambiente Varese -. Il tavolo tra Varese, i comuni limitrofi, Asl e Arpa è una buonissima cosa, a patto che non si convochi per la prima volta il 27 gennaio, nel pieno dell’emergenza. Per di più, senza prendere alcuna decisione immediata. Questo problema è o no una priorità?”

I fattori di incidenza e le proposte

Le cause principali della concentrazione di Pm10 sono il traffico automobilistico e il riscaldamento degli edifici.
Per questo il circolo ambientalista propone di avviare una campagna di controllo e sostituzione degli impianti termici non efficienti, di sostenere il teleriscaldamento e di incentivare la riqualificazione energetica delle abitazioni. “Scelte che sarebbero utili all’ambiente, alla salute e anche al rilancio della green economy”.
Sui trasporti la posizione di Legambiente è chiara: “bisogna portare quote di spostamento dall’auto privata ai mezzi pubblici. Si realizzi un piano di estensione delle corse degli autobus urbani anche ai paesi limitrofi a Varese, si potenzi la rete del trasporto pubblico, si appoggino iniziative anche dei privati come il car sharing e il car pooling. Il tavolo tra i vari Comuni è la sede giusta per fare questo.”

L’assurda politica di tagli al trasporto pubblico
Tutto ciò va evidentemente in direzione contraria rispetto a quello che sta accadendo ora: tagli economici
al trasporto pubblico, aumento delle tariffe per i cittadini, tagli delle corse. Il costo di un biglietto arriverà a un euro e venti centesimi, superiore per esempio a città come Milano e Firenze, che offrono servizi sicuramente migliori.
“Chiediamo al Sindaco Fontana, anche in quanto presidente di ANCI Lombardia, di farsi portavoce dei gravi disagi che incontrerà dal primo febbraio chi utilizzerà i bus. Le conseguenze – attacca Dino De Simone - saranno molto probabilmente più auto in circolazione, più traffico, più inquinamento. L’alternativa è un piano industriale del trasporto pubblico varesino, per non far ricadere sugli utenti l’effetto dei tagli, pensando piuttosto a come incrementare offerte, abbonamenti, entrate.”

Il sogno ambientalista
“Abbiamo un sogno – conclude il presidente di Legambiente Varese -: che a gennaio del prossimo anno qualcosa sia cambiato. Che non ci ritroveremo a dire le stesse cose, a rispondere in ritardo e male ad un problema noto, che riguarda la nostra salute e la qualità della vita.”

2 commenti:

leo ha detto...

UNA PROPOSTA: INTRODURRE AUTOBUS A METANO A VARESE. MOLTI DI QUELLI CIRCOLANTI SONO ASSAI INQUINANTI.

Legambiente Varese ha detto...

Ha ragione, è anche una nostra proposta. Purtroppo i continui tagli al trasporto pubblico e l'assenza di un piano industriale dell'azienda varesina fanno pensare che questo non avverrà, almeno in tempi brevi. E' inaccettabile la situazione, ma ora in questione c'è il semplice mantenimento di un servizio "decente", per qualsiasi necessaria innovazione dovremo aspettare che passi la nottata (speriamo).