Fondazione Scuole Civiche Milano
Scuola di cinema
televisione e nuovi media
presenta
I frutti puri impazziscono
Frammenti di Altro Lario
Regia di Claudio Casazza
Aiuto regia Antonio Fadda
Un film che si ispira a queste due straordinarie righe di Andrea Zanzotto:
“In questo progresso scorsoio
non so se vengo ingoiato o se ingoio”
Sinossi
Mesi fa un amico mi racconta che in un paesino dell'alto lago di Como si parla ancora oggi un dialetto molto simile al siciliano. Questo paese è Germasino e ha avuto nei secoli scorsi un’emigrazione massiccia in Sicilia e i migranti, ritornando poi al paese, hanno portato con loro mutamenti e stravolgimenti nella lingua e nelle usanze della popolazione del lago.
Il film è un viaggio alla scoperta di queste tracce ancora presenti sul territorio: in quasi tutti i paesi dell'alto lago di Como (Livo, Peglio, Dosso del Liro, Vercana, Càino) ci sono grandi chiese costruite con i soldi degli immigrati, quadri di Santa Rosalia, reliquie e reliquiari.
Il viaggio si allarga poi alla ricerca delle molte cose rimosse dalla normale vita quotidiana: i lavori antichi e il paesaggio di questi luoghi sempre più deturpato dalla modernità incalzante. Attraverso personaggi surreali, studiosi e soprattutto ricordi il film cerca di ricostruire le tracce di questa identità forse perduta, tutto sul filo di quella che è una memoria che sembra essere stata rimossa.
CREDIT
Regia Claudio Casazza
Soggetto Claudio Casazza
Aiuto regia Antonio Fadda
Fotografia Antonio Fadda
Claudio Casazza
Riprese Antonio Fadda
Claudio Casazza
Altre riprese Luca Citron
Leonardo Lapomarda
Alice Motti
Giulia Vallicelli
Montaggio Claudio Casazza
Antonio Fadda
Voce narrante Tony Pandolfo
Testo voce narrante Claudio Casazza
Durata 72 minuti
Anno di produzione 2010
Paese di produzione Italia
Produzione Scuola di cinema, televisione e nuovi media di Milano
Formato di ripresa Minidv
Telecamere utilizzate Panasonic dv100
Sistema di montaggio Avid Mediacomposer
Genere documentario storico-antropologico
NOTE DI REGIA
Il film è narrato come un viaggio che va dal passato al presente, dai racconti degli antropologi di inizio secolo ai racconti dei vecchi contadini o pastori di oggi. Il film è diviso in tre parti apparentemente distinte che sono necessarie a comprendere l’identità del posto:
la parte socio culturale del lavoro;
la parte della memoria storico collettiva dell’immigrazione e del dialetto;
la parte paesaggistico- ambientale.
Le tre parti si fondono comunque in un discorso di immagini che a poco a poco “si aprono” per mostrarci che cos’è questa zona oggi e metaforicamente che cosa sono per l’Italia intera questi luoghi di montagna che sembrano essere stati rimossi.
CON LA PARTECIPAZIONE DI
Darko Pandakovic, docente di architettura del paesaggio presso il politecnico di Milano;
Ambra Garancini, presidente dell'associazione Iubilantes Onlus Como, da anni impegnata nella valorizzazione di questo territorio;
Anja Krieger, fotografa tedesca immigrata in queste montagne per lavorarci tre mesi ma ora stabilitasi qui;
Rossella Bernasconi, restauratrice che ha dedicato anni del suo lavoro alla conservazione di chiese e affreschi di queste valli;
Rita Pellegrini, storica e autrice di numerosi libri sulla storia e sulla memoria di questo territorio;
Michele Tanera, uomo che ha deciso di conservare sulle pareti della sua casa tutti gli oggetti che hanno rappresentato la storia socio/culturale del posto;
Giampiero Mazzucchi, gestore di un Bar Cinese in un paesino di queste montagne;
Gelmino Bertola, pastore di queste montagne
Giulia Motta e Francesco Porro, studiosi di storia locale
Rachele Rasella, Pino Brambani, abitanti del luogo
Anna Tanera, Maddalena Tarca, si sono travestite in donne del passato;
PROFILO DEL REGISTA
CLAUDIO CASAZZA
Nel 2002 mi laureo in Scienze Politiche con una tesi in storia americana incentrata sul cinema di Robert Altman, intraprendo esperienze nel campo della critica cinematografica scrivendo su svariati siti internet e creando un blog dedicato al cinema. Organizzo rassegne e cineforum.
Frequento un corso di sceneggiatura cinematografica e poi un master in regia del documentario. Tra le due esperienze formative realizzo il documentario autoprodotto “Era la città dei cinema”.
Tra i 2009 e il 2010 completo “I frutti puri impazziscono – Frammenti di Altro Lario” con il supporto produttivo della Scuola Civica di Milano.
Attualmente ho iniziato le riprese per il progetto “Venti di Babele”, un documentario su una scuola per stranieri di Legnano.
Continuo a organizzare cineforum, le ultime rassegna sono state sulla storia del cinema documentario, per cercare di fare comprendere al maggior numero di spettatori l’esistenza e la bellezza di un cinema diverso da quello che normalmente si vede in tv o nelle poche sale rimaste.
FILMOGRAFIA
2010: in corso di realizzazione “Venti di Babele”, un documentario sulla scuola di Babele, una scuola per stranieri di Legnano che nel 2010 compie 20 anni e prosegue nel difficile compito di integrare.
2009-2010: realizzazione del documentario “I frutti puri impazziscono - Frammenti di Altro Lario”.
2009-2010: realizzazione del documentario “Era la città dei cinema” , relativo ai cinema di Milano ora chiusi.
2008-09: realizzazione di soggetto e sceneggiatura di “Aprile è il più freddo dei mesi”, lungometraggio presentato a vari concorsi di sceneggiatura.
2008: realizzazione di soggetto e sceneggiatura del cortometraggio “Un sogno tutto da abitare”, presentato a vari concorsi.
2008: realizzazione di soggetto e sceneggiatura per il cortometraggio “Una vita felice”, girato nel maggio 2008 con la regia di Luca Cappelli.
2007: realizzazione della sceneggiatura del lungometraggio “Le coincidenze del 60 notturno” presentato in concorso al BAFF 2007.
Scuola di cinema
televisione e nuovi media
presenta
I frutti puri impazziscono
Frammenti di Altro Lario
Regia di Claudio Casazza
Aiuto regia Antonio Fadda
Un film che si ispira a queste due straordinarie righe di Andrea Zanzotto:
“In questo progresso scorsoio
non so se vengo ingoiato o se ingoio”
Sinossi
Mesi fa un amico mi racconta che in un paesino dell'alto lago di Como si parla ancora oggi un dialetto molto simile al siciliano. Questo paese è Germasino e ha avuto nei secoli scorsi un’emigrazione massiccia in Sicilia e i migranti, ritornando poi al paese, hanno portato con loro mutamenti e stravolgimenti nella lingua e nelle usanze della popolazione del lago.
Il film è un viaggio alla scoperta di queste tracce ancora presenti sul territorio: in quasi tutti i paesi dell'alto lago di Como (Livo, Peglio, Dosso del Liro, Vercana, Càino) ci sono grandi chiese costruite con i soldi degli immigrati, quadri di Santa Rosalia, reliquie e reliquiari.
Il viaggio si allarga poi alla ricerca delle molte cose rimosse dalla normale vita quotidiana: i lavori antichi e il paesaggio di questi luoghi sempre più deturpato dalla modernità incalzante. Attraverso personaggi surreali, studiosi e soprattutto ricordi il film cerca di ricostruire le tracce di questa identità forse perduta, tutto sul filo di quella che è una memoria che sembra essere stata rimossa.
CREDIT
Regia Claudio Casazza
Soggetto Claudio Casazza
Aiuto regia Antonio Fadda
Fotografia Antonio Fadda
Claudio Casazza
Riprese Antonio Fadda
Claudio Casazza
Altre riprese Luca Citron
Leonardo Lapomarda
Alice Motti
Giulia Vallicelli
Montaggio Claudio Casazza
Antonio Fadda
Voce narrante Tony Pandolfo
Testo voce narrante Claudio Casazza
Durata 72 minuti
Anno di produzione 2010
Paese di produzione Italia
Produzione Scuola di cinema, televisione e nuovi media di Milano
Formato di ripresa Minidv
Telecamere utilizzate Panasonic dv100
Sistema di montaggio Avid Mediacomposer
Genere documentario storico-antropologico
NOTE DI REGIA
Il film è narrato come un viaggio che va dal passato al presente, dai racconti degli antropologi di inizio secolo ai racconti dei vecchi contadini o pastori di oggi. Il film è diviso in tre parti apparentemente distinte che sono necessarie a comprendere l’identità del posto:
la parte socio culturale del lavoro;
la parte della memoria storico collettiva dell’immigrazione e del dialetto;
la parte paesaggistico- ambientale.
Le tre parti si fondono comunque in un discorso di immagini che a poco a poco “si aprono” per mostrarci che cos’è questa zona oggi e metaforicamente che cosa sono per l’Italia intera questi luoghi di montagna che sembrano essere stati rimossi.
CON LA PARTECIPAZIONE DI
Darko Pandakovic, docente di architettura del paesaggio presso il politecnico di Milano;
Ambra Garancini, presidente dell'associazione Iubilantes Onlus Como, da anni impegnata nella valorizzazione di questo territorio;
Anja Krieger, fotografa tedesca immigrata in queste montagne per lavorarci tre mesi ma ora stabilitasi qui;
Rossella Bernasconi, restauratrice che ha dedicato anni del suo lavoro alla conservazione di chiese e affreschi di queste valli;
Rita Pellegrini, storica e autrice di numerosi libri sulla storia e sulla memoria di questo territorio;
Michele Tanera, uomo che ha deciso di conservare sulle pareti della sua casa tutti gli oggetti che hanno rappresentato la storia socio/culturale del posto;
Giampiero Mazzucchi, gestore di un Bar Cinese in un paesino di queste montagne;
Gelmino Bertola, pastore di queste montagne
Giulia Motta e Francesco Porro, studiosi di storia locale
Rachele Rasella, Pino Brambani, abitanti del luogo
Anna Tanera, Maddalena Tarca, si sono travestite in donne del passato;
PROFILO DEL REGISTA
CLAUDIO CASAZZA
Nel 2002 mi laureo in Scienze Politiche con una tesi in storia americana incentrata sul cinema di Robert Altman, intraprendo esperienze nel campo della critica cinematografica scrivendo su svariati siti internet e creando un blog dedicato al cinema. Organizzo rassegne e cineforum.
Frequento un corso di sceneggiatura cinematografica e poi un master in regia del documentario. Tra le due esperienze formative realizzo il documentario autoprodotto “Era la città dei cinema”.
Tra i 2009 e il 2010 completo “I frutti puri impazziscono – Frammenti di Altro Lario” con il supporto produttivo della Scuola Civica di Milano.
Attualmente ho iniziato le riprese per il progetto “Venti di Babele”, un documentario su una scuola per stranieri di Legnano.
Continuo a organizzare cineforum, le ultime rassegna sono state sulla storia del cinema documentario, per cercare di fare comprendere al maggior numero di spettatori l’esistenza e la bellezza di un cinema diverso da quello che normalmente si vede in tv o nelle poche sale rimaste.
FILMOGRAFIA
2010: in corso di realizzazione “Venti di Babele”, un documentario sulla scuola di Babele, una scuola per stranieri di Legnano che nel 2010 compie 20 anni e prosegue nel difficile compito di integrare.
2009-2010: realizzazione del documentario “I frutti puri impazziscono - Frammenti di Altro Lario”.
2009-2010: realizzazione del documentario “Era la città dei cinema” , relativo ai cinema di Milano ora chiusi.
2008-09: realizzazione di soggetto e sceneggiatura di “Aprile è il più freddo dei mesi”, lungometraggio presentato a vari concorsi di sceneggiatura.
2008: realizzazione di soggetto e sceneggiatura del cortometraggio “Un sogno tutto da abitare”, presentato a vari concorsi.
2008: realizzazione di soggetto e sceneggiatura per il cortometraggio “Una vita felice”, girato nel maggio 2008 con la regia di Luca Cappelli.
2007: realizzazione della sceneggiatura del lungometraggio “Le coincidenze del 60 notturno” presentato in concorso al BAFF 2007.
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