mercoledì 23 dicembre 2009

Dopo Copenaghen


Legambiente: "A Copenaghen persa un'occasione storica".

"La lotta ai cambiamenti climatici non può tollerare ulteriori ritardi.

A Bonn finalmente impegni vincolanti".

"E' stata persa un'occasione storica". Così Edoardo Zanchini, responsabile energia e clima di Legambiente, ha commentato l'esito del vertice Onu sul clima conclusosi nella notte a Copenaghen.

"L'accordo raggiunto non risponde alla crisi climatica che aveva spinto 115 capi di Stato e di Governo a venire a Copenaghen sotto la pressione di una grande mobilitazione di cittadini di tutto il mondo. Non si è arrivati a impegni vincolanti in materia di riduzione delle emissioni di gas serra, di controllo e verifica di tali riduzioni e a scadenze precise per la sottoscrizione di un trattato internazionale. Purtroppo i leader politici non sono stati all'altezza della sfida, nonostante due anni di trattative, lanciate a Bali a dicembre 2007, e benché negli ultimi giorni fossero stati fatti passi avanti in materia di sostegno finanziario agli interventi di mitigazione e adattamento nei Paesi poveri, sia nel breve che nel medio periodo ".

Ma la Conferenza di Copenaghen è stata anche un appuntamento di grande mobilitazione della società civile, in ogni parte del Mondo, a dimostrazione della preoccupazione dei cittadini del mondo per le conseguenze del riscaldamento del pianeta.

"Anche a Varese", dice Dino De Simone Presidente del Circolo di Varese, "i giorni che hanno preceduto e accompagnato il vertice mondiale sono stati all'insegna di iniziative, come la conferenza di Luca Mercalli e i volantinaggi in piazza dei "pinguini" amici del Clima. Legambiente si impegnerà ancora perché tra i cittadini e tra le imprese cresca la consapevolezza della sfida e affinché le ammiistrazioni pubbliche, ad ogni livello, svolgano quel ruolo di avanguardia di cui abbiamo tutti un grande bisogno".


"A gennaio", continua De Simone, "inviteremo rappresentanti del mondo scientifico a parlare del vertice di Copenaghen per fare il punto della situazione e soprattutto per capire come ripartirà la discussione sul futuro del nostro Pianeta. Abbiamo già sentito ricercatori del Jrc di Ispra e del Politecnico di Milano. Per noi comuqnue rimane fondamentale continuare a parlare di risparmio energetico e di fonti rinnovabili, soprattutto facendo toccare con mano a cittadini, imprese e amministratori, le reali e concrete possibilità di applicazione in tutte le attività della nostra vita."

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