PERCHE'
La giornata di domenica 20 settembre è stata organizzata in
collaborazione con il Comune di Varese, nell'ambito del programma
sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro,
finanziato dal Ministero dell'Ambiente. Ci hanno dato una mano in questa
giornata di urbanismo tattico Cyclhub e Fridays for Future Varese;
questa esperienza si è svolta durante la settimana europea per la
mobilità sostenibile.
Con questa giornata abbiamo voluto ripensare a
un angolo della nostra città: il Largo Edgardo Sogno, spesso intasato da
automobili in doppia fila in cerca di un parcheggio pigro e vicinissimo
al centro città. Abbiamo provato a ridare spazio alle persone con
attività all'aperto, installazioni per i pedoni e con una segnaletica
specifica per i ciclisti. Si è cercato di mantere anche un senso di
marcia della carreggiata principale, in modo da non escludere
completamente le automobili, visti anche gli accessi residenziali della
piazzetta; e per far capire che la convivenza tra auto e mobilità
sostenibile è possibile.
ATTIVITA'
Abbiamo creato
con i fiori lo spazio che avevamo in mente, grazie anche all'aiuto degli
scout Varese 1. Al posto del parchimetro si è creata un'aiuola
didattica utilizzando vasi e cassette contenenti piante spontanee. Una
sorta di aula a cielo aperto è stata fondamentale per il ripensamento
della piazza da parte dei cittadini, avendo a disposizione delle sedie,
una lavagna e pennarelli.
RISPOSTA
La risposta delle persone è stata tendenzialmente positiva. Avere più spazio dove passare a piedi è sicuramente stato apprezzato. Va però detto che alcune persone non hanno inteso che lo spazio creato fosse disponibile per tutti e anzi, hanno preferito aggirare la piazzetta piuttosto che attraversarla. Le installazioni fisse hanno generato meno interesse a parte pochi curiosi. La disposizione dei fiori a contorno dello spazio pubblico in qualcuno ha creato probabilmente un senso di chiusura più che di apertura. Questa prima sperimentazione, pur non avendo trovato un consenso totale da parte dei cittadini, deve essere un punto di partenza per un dialogo costruttivo con tutte le parti per rendere effettivamente un sogno il largo Edgardo Sogno.
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