lunedì 17 luglio 2017

Medium Term Volounteers 2017: le ragazze raccontano

È il secondo anno che Legambiente ospita volontari internazionali a Varese. Tre volontarie (due ragazze russe e una francese) hanno fatto parte della nostra associazione per due mesi, dal 26 di maggio al 26 di luglio. In conclusione della loro esperienza, hanno voluto fare un'intervista tra loro, riportando i racconti sul nostro blog.

Che attività avete portato avanti durante la vostra permanenza?

Abbiamo avuto la possibilità di far parte dell'organizzazione osservandone  funzioni, struttura e vita. Durante questi due mesi abbiamo partecipato ad alcuni campi di lavoro insieme ad altri volontari internazionali e ad alcuni studenti italiani del liceo scientifico Galileo Ferraris di Varese. Inoltre, ci è stato affidato il compito di organizzare alcuni eventi. Infine, abbiamo partecipato a una conferenza sulle specie alloctone e a un workshop sull'economia circolare.


Cosa ne pensi dell’organizzazione?

Ho capito che la parte più importante di questo tipo di organizzazioni è  rappresentato dalle relazioni interpersonali. L’etica dell’organizzazione non è solo riguardo il lavoro, fare cambiamenti, raggiungere obiettivi, fare del mondo un posto migliore, ma anche condividere esperienze, vivere insieme e prendersi cura degli altri. Non avevo mai fatto parte di un’organizzazione di questo tipo e all’inizio ero dubbiosa della sua efficienza, ma alla fine posso dire che questo tipo di organizzazione è davvero efficiente e coinvolge molte persone nel campo dell’ecologia.
Sono rimasta molto colpita dalle persone di Legambiente perchè sono motivate e hanno grandi obiettivi. Non hanno paura di combattere contro le grandi industrie che dominano il mercato, stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di cambiare i comportamenti della società per un maggior rispetto dell’ambiente.

Cosa ti ha insegnato questo progetto?

Quando ho presentato la richiesta di ammissione al progetto pensavo che avrei imparato solo le pratiche ecologiche italiane. Ma in realtà, si è rivelata essere una grande esperienza su tutti i fronti. Questo progetto mi ha insegnato a essere più tollerante e paziente, ad accettare le opinioni altrui, a cambiare abitudini, a pensare agli altri. Ho incontrato tante persone interessanti e spero di rimanere in contatto con loro.

Che difficoltà ha avuto durante il progetto?

Ho avuto un po' di problemi con l'organizzazione del programma e del tempo libero. In organizzazioni come questa  è abbastanza difficile prevedere le attività e i piani cambiano sempre, anche all'ultimo momento. Mi è stato difficile abituarmi  al cibo  perché il piatto principale della dieta  italiana è costituito dalla pasta, che  non è così diffusa nel mio paese. Ho anche dovuto rinunciare ad alcune delle mie abitudini accettando quelle più orientate all'ambiente,  che richiedono un po’ di autocontrollo e pazienza. Per esempio, non sprecare elettricità, cibo e acqua, fare un raccolta differenziata. Tutte queste attività sono nuove per me perché non siamo abituati a loro nel mio Paese.

Per concludere:

Per prima cosa vorrei ringraziare la presidente dell’organizzazione Valentina Minazzi che si è dimostrata sempre disponibile e pronta ad ascoltare le nostre proposte. Per esempio, su nostra iniziativa, è stata creata una pagina instagram @LegambienteVarese.





Grazie davvero, ragazze, aspettiamo i volontari internazionali del prossimo anno!


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