venerdì 26 settembre 2014

Puliamo il mondo…Perchè non si pulisce anche il lago?

Comunicato stampa Legambiente e Lipu per il lago di Varese


Torna nel weekend Puliamo il Mondo, la campagna internazionale, in Italia promossa da Legambiente, che ogni anno coinvolge scuole, associazioni, imprese e cittadini nella pulizia e nella cura del proprio territorio. Ed è proprio in uno degli incontri fatti in questi giorni dai circoli locali dell’associazione, per promuovere l’appuntamento e sensibilizzare i bambini, che un piccolo alunno della scuola primaria di Cazzago Brabbia ha alzato la mano per chiedere “ma perché allora non si pulisce anche il lago?” 

Una domanda che Legambiente e Lipu vogliono girare agli Amministratori dato che, come il bimbo di Cazzago, da anni ritengono che il Lago di Varese meriti molta più attenzione e cura.

Il lago, prima ancora dei suoi pur rilevanti aspetti paesaggistici e turistici, ha un’importantissima funzione ecologica -  ricorda Massimo Soldarini, Responsabile nazionale del Settore Progetti della Lipu,- riconosciuta a livello europeo con l’istituzione della Zona di Protezione Speciale e, in parte, Sito di Importanza Comunitaria. La tutela prevista da tali direttive comunitarie impone un’attenzione particolare anche nelle soluzioni ed interventi tecnici che devono essere prospettati.”
I fenomeni di fioritura algale verificatisi in queste settimane hanno nuovamente acceso i riflettori sulle condizioni del Lago di Varese. I cianobatteri, benché siano presenti normalmente nei bacini lacustri, recentemente hanno raggiunto livelli di concentrazioni tali da determinare aumenti di tossicità nelle acque; tanto che, ad esempio, Il comitato genitori della scuola di Bardello ha dovuto cambiare il luogo prescelto per Puliamo il Mondo perché un’ordinanza sindacale ha vietato di avvicinarsi allo specchio lacustre.
Secondo le due associazioni ambientaliste la salute del lago dipende in grandissima parte dalla gestione complessiva del territorio intorno: l’espansione incontrollata dell’urbanizzazione con conseguente impermeabilizzazione del suolo e la carenza cronica di efficienti sistemi fognari continuano infatti a immettere nuovi “nutrienti” allontanando così la soluzione del problema.
“Finora abbiamo assistito a costosi esperimenti per ripulire il bacino. Opere che hanno avuto scarso, se non nullo, effetto sulla qualità delle acque - dice Dino De Simone, presidente di Legambiente Varese -. Viceversa da anni sollecitiamo l’attivazione dell’ATO che porti il completamento infrastrutturale legato al collettamento di tutti gli scarichi civili e industriali che insistono sul bacino e ad una corretta manutenzione delle opere già realizzate”.
Legambiente e Lipu si associano dunque al grido d’allarme del Sindaco di Cazzago Brabbia, Emilio Magni, che è intervenuto recentemente per chiedere che l'"Osservatorio del Lago di Varese" ritorni a funzionare e a farsi promotore di interventi di risanamento. La stessa Provincia, promotrice dell’Osservatorio, seppur in attesa della nuova Governance vede ancora intatte le proprie funzioni tecnico/amministrative in materia di tutela ambientale.

Da qui il rinnovato impegno degli ambientalisti, che non si riduce ad una semplice protesta: “Intendiamo farci attivi promotori di un’assemblea “autoconvocata” dei Sindaci rivieraschi e della Provincia di Varese nel più breve tempo possibile - annunciano De Simone e Soldarini -. Coglieremo l’occasione di Puliamo il Mondo, che ci farà incontrare molti Sindaci dell’area, per portare avanti questa idea. Sperando che anche i Comuni più grandi e con maggiori responsabilità, a partire da quello di Varese, siano disponibili a rimettersi a lavorare su questo cruciale tema”.

1 commento:

angelo motta ha detto...

le stesse identiche sacrosante giustissime cose che zampetti aveva detto alla conferenza conclusiva della goletta dei laghi, peccato che poi LA non continui in ciò che è giusto, forse dovreste ritrovare lo spirito degli anni 80 ed accontentare meno gli sponsor