martedì 10 giugno 2014

Ozono, è allarme

Con l’arrivo del primo vero caldo torna anche l’allarme ozono in Lombardia. In queste ore la pagina del sito dell’ARPA, che riporta i superamenti delle soglie del gas inquinante, appare un bollettino di guerra (qui quella di Varese - Vidoletti). L'ozono è il principale e più pericoloso componente dello 'smog fotochimico', l'inquinamento dell'aria che si manifesta tipicamente nelle giornate più assolate dell'anno: a differenza di polveri sottili e ossidi di azoto (NOx), l'inquinamento da ozono non è legato alla prossimità della città, in quanto si tratta di un inquinante secondario, che si origina anch'esso dalle molecole delle esalazioni industriali e da traffico automobilistico (idrocarburi volatili e ossidi d'azoto), ma a seguito di una complessa catena di reazioni chimiche scatenate dalla radiazione luminosa.
Ma certo nelle città i problemi si sommano a quelli degli altri inquinanti, che con l'ozono formano un cocktail micidiale di gas tossici reso ancora più difficile da sopportare per le alte temperature legate alle isole di calore urbano. A Varese ieri e oggi è stata superata la soglia di informazione di 180 microgrammi per metro cubo, toccando rispettivamente i valori di 223 e 209.

“Come sempre arriviamo impreparati alla peggiore, ma prevedibilissima, emergenza sanitaria da smog, che è quella dei picchi di concentrazione di ozono nei mesi estivi. A mancare è l'obbligatoria informazione, che metta i cittadini nella condizione di difendersi dai danni che questo pericoloso inquinante ambientale è in grado di infliggere alla loro salute” dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia.

E così anche quest'anno non resta che una sconsolante raccomandazione: non uscire di casa, specialmente nelle ore pomeridiane e in quelle serali, quando si registrano i picchi di concentrazione da ozono. Meglio svegliarsi presto e utilizzare le ore mattutine per le attività più impegnative e da svolgere all'aperto. Da proteggere, ovviamente, sono in primo luogo i bambini, soggetti particolarmente sensibili alla tossicità di questi gas.
“Purtroppo l'ozono, per la complessità delle reazioni che ne provocano l'aumento di concentrazioni, è difficile da gestire con misure d'emergenza – insiste Di Simine - ma resta fortemente raccomandata la rinuncia all'uso dell'auto, perchè tutti gli altri inquinanti, in primo luogo PM10 e NOx, diventano molto più dannosi per mucose respiratorie già fortemente provate dagli effetti devastanti dell'ozono. Insomma, il consiglio come ogni anno è: state a casa se potete, e dimenticate in un cassetto la chiave dell'auto, almeno fino al prossimo temporale”.

Nessun commento: