“L’incapacità della politica ha prodotto il risultato che si temeva. Paesi sventrati, cittadini disagiati e un cantiere abbandonato per problemi che sarebbero dovuti essere già stati affrontati e risolti in fase di progettazione e appalto. Evidentemente vanno messi sotto accusa anche i meccanismi degli appalti, che fanno lievitare i costi e raddoppiare i tempi di esecuzione delle opere pubbliche.”
E’ questo il commento del coordinamento provinciale dei circoli di Legambiente della provincia di Varese in merito all’ennesima puntata sull’Arcisate-Stabio.
Una vicenda che continua a sapere di beffa, come sottolineano gli ambientalisti: “A parole, per tutti l'Arcisate-Stabio è un'opera prioritaria. Ma le decine di cantieri aperti e di infrastrutture progettate in Regione Lombardia non possono essere tutte prioritarie. Se davvero la ferrovia che collega la Svizzera a Milano e che assicura una nuova mobilità sostenibile e ferroviaria alla Valceresio lo è, come noi pensiamo, si recuperino le risorse dirottandole dalle costose e inutili opere autostradali che stanno cementificando e ingolfando ancora di più il territorio regionale. Si fermi innanzitutto l'avanzamento dell'ecomostro Pedemontana.”
Per questo il coordinamento dei circoli di Legambiente della provincia di Varese, insieme a tutta Legambiente Lombardia, aderisce alla manifestazione indetta dai Comitati lombardi contro Pedemontana e le altre autostrade a Desio domenica 22 settembre.
“Invitiamo ad una massiccia partecipazione dal Varesotto – conclude il Cigno Verde -. Ovviamente in treno.”
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