giovedì 11 luglio 2013

Un tuffo per anticipare il futuro dell'Olona

Un tuffo per anticipare il futuro di un Olona pulito e balneabile.
E’ diventato ormai un appuntamento fisso del mese di luglio il Big Jump organizzato ai Mulini di Gurone dai circoli Legambiente di Varese e Malnate.
La mattinata di domenica 14 luglio sarà dedicata all’Olona e alla storia, la natura, la biodiversità che il corso d’acqua ha generato nei secoli. Un ricco programma che inizierà alle 10.00 con l’aggiornamento dello stato del progetto “Sos Mulini” che i due circoli stanno portando avanti per il recupero dell'area dei Mulini. Alle 10.30 visita guidata alla zona umida realizzata dalla provincia di Varese e alle 11.00 la quarta edizione della “Regata dei Mulini” per barchette di carta.
L’atteso tuffo nell'Olona avverrà intorno alle 11.45, prima del tradizionale aperitivo biologico offerto a tutti i partecipanti.

I coraggiosi che vorranno fare il bagno non si sentiranno soli. Nella giornata di domenica saranno decine di migliaia le persone infatti che si tufferanno simultaneamente nei fiumi e nei laghi di tutta Europa per il “Big Jump”, la campagna europea di European Rivers Network (ERN) ideata per rivendicare la balneabilità di tutti i corsi d’acqua.
Attraverso un grande tuffo collettivo dunque verrà lanciato anche un messaggio forte alle istituzioni locali e internazionali affinché adottino tutte le politiche necessarie al ripristino, entro il 2015, del buono stato ecologico dei diversi ambienti acquatici. In Italia l’iniziativa è coordinata da Legambiente che in Lombardia attirerà l’attenzione sullo stato dei fiumi Lambro, Olona e Ticino.

“La balneabilità dei fiumi, soprattutto nelle città, sembra oggi un’utopia – dichiara Lorenzo Baio, responsabile della campagna per Legambiente Lombardia- eppure solo 50 anni fa era normale per i cittadini cercare refrigerio dal caldo estivo nelle acque dei corsi d'acqua. Con il Big Jump chiediamo che si inverta finalmente questa situazione e vengano messi in atto tutti gli interventi necessari perché i nostri fiumi escano presto dalla condizione di ‘malati’ permanenti”.

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