“Per la superficialità e l’approssimazione,
di cui è politicamente responsabile, con le quali sono stati condotti le
procedure di appalto e l'avvio dei lavori della tratta ferroviaria
Arcisate-Stabio, opera strategica per il territorio. Per aver dunque lasciato
senza servizio ferroviario e con un cantiere fermo i centri della Valceresio,
privilegiando contestualmente l'avvio e la prosecuzione di costose e inutili
opere stradali.”
la sola Valceresio
è un bacino d'utenza di 45.000 abitanti. E, inoltre, per riattivare un
collegamento ferroviario tra Varese e Como attraverso il territorio del Canton
Ticino, costituire una bretella di collegamento tra la direttrice del Gottardo
e quella del Sempione saltando il nodo di Milano, fare da collegamento
ferroviario tra la provincia di Varese e Mendrisio-Lugano.”
E’ questa la motivazione con cui Legambiente
ha deciso di assegnare una bandiera nera all’ex assessore alle infrastrutture e
mobilità di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo , nell’ambito della campagna
“Carovana delle Alpi”dedicata alla tutela del territorio alpino e prealpino.
Il riconoscimento negativo è stato voluto dal coordinamento dei circoli
di Legambiente della provincia di Varese, e in particolare del circolo della
Valceresio, per la vicenda ancora irrisolta del cantiere della ferrovia Arcisate-Stabio.
“E’ un’opera che,
se ben congegnata, potrebbe risultare strategica – è scritto nel dossier che raccoglie le bandiere nere e le bandiere verdi
assegnate nel 2013 dalla “Carovana della Alpi” -per rinnovare e potenziare il
trasporto pendolare sulla linea Porto Ceresio- Varese-Gallarate-Milano, dato
che
Il progetto prevede il rifacimento ed il parziale
interramento della linea esistente interna ai comuni della valle ed un nuovo
tratto che attraversa la Valle della Bevera, un'area di particolare valore
ambientale e paesaggistico. Il tutto concluso entro settembre 2014.
“La realtà è una serie di ritardi, complicazioni, tira e
molla. Il
progetto e le conseguenti procedure di appalto avrebbero richiesto una
particolare accuratezza e definizione di tutti i rischi e gli impatti che
l'opera presentava, a fronte di una localizzazione in un'area le cui
condizioni geologiche, ambientali e paesaggistiche sono conosciute. Solo un
anno fa, l'allora Assessore Raffaele Cattaneo , a fronte dei problemi emersi per
la presenza nelle terre di scavo di un alto contenuto di arsenico, dei
conseguenti aumenti di costi di realizzazione e delle preoccupazioni dei
cittadini, dichiarava che tutto procedeva regolarmente e che la nostra tratta
sarebbe stata pronta insieme, se non addirittura prima di quella svizzera.”
La situazione invece è nota: rimane ancora irrisolta la destinazione di 800.000 metri cubi
di terre di scavo, che, se trasferite altrove o commercializzate, ai sensi
della vigente legislazione devono essere trattate come rifiuti speciali.
Nonostante la probabile presenza nella zona di arsenico di origine naturale nel
terreno fosse nota, il problema arsenico nelle terre di scavo emerge quasi
casualmente e determina il contenzioso con l'impresa appaltatrice.
“Il risultato della superficialità con la quale è stata
affrontata la messa in opera di tale progetto – conclude Legambiente - è
che, mentre il cantiere in territorio elvetico procede con tempi certi e costi
definiti, in Lombardia tutto è fermo. Ai
cittadini della Valceresio rimane la beffa di rimanere senza treno per molti
anni e il danno delle devastazioni dei cantieri abbandonati”.
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