sabato 30 marzo 2013

Un'agenda ambientale per la Lombardia


Legambiente saluta l'insediamento del nuovo Consiglio Regionale, e lo fa con la propria agenda ambientale: un promemoria in 12 punti, inviato a tutti i Consiglieri, che elenca le grandi priorità necessarie: “Non è possibile uscire dalla crisi che stiamo vivendo con l'atteggiamento degli spigolatori, che cercano di raccogliere i cocci di un modello economico e finanziario che non c'è più, perchè è stato spazzato via da cinque anni di crisi - dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - occorre avere il coraggio di voltare pagina per liberare risorse strategiche, quali sono quelle da destinare allo sviluppo di un sistema efficiente di mobilità per le persone e le merci: i progetti di nuove autostrade regionali, che mostrano già tutto il loro fallimento rispetto agli obiettivi di sostenibilità finanziaria, devono essere sottoposti a un profonda revisione, con l'obiettivo di cancellare le opere inutili e di ridimensionare il gigantismo inconcludente di progetti già cantierizzati come Pedemontana, Brebemi e TEM”.


La mobilità dunque è in cima alle priorità che Legambiente indica ai Consiglieri regionali, ma l'elenco spazia dalla necessità di un grande progetto di infrastrutture capillari per il risanamento idrico, alla manutenzione straordinaria delle città, per evitare che riprenda la fuga di residenti e di attività; da una politica energetica che assecondi e promuova l'efficienza e la produzione da fonti rinnovabili, al grande progetto di piccole opere per la manutenzione del territorio; dalla formazione scolastica e professionale legata alle nuove professioni, alla gestione corretta di rifiuti che richiede anche la rottamazione programmata dei troppi inceneritori; dai grandi e piccoli cantieri per le bonifiche di aree contaminate al risanamento dall'amianto.
Senza trascurare l'aspetto cruciale della lotta all'illegalità e alle ecomafie: “In un momento di grave crisi di liquidità si aprono grandi spazi di manovra per la criminalità organizzata, che invece dispone di risorse economiche provenienti da attività illegali: nei prossimi cinque anni la Lombardia sarà terreno di contesa tra chi vuole investire alla luce del sole, e chiede regole chiare e controlli ambientali rigorosi, e le famiglie mafiose, che invece prosperano nell'assenza di controlli e in un sistema di norme confuse e contraddittorie: i legislatori hanno un ruolo chiave nel decidere di far prevalere l'una o l'altra economia, l'ecomafia o la green economy, e devono gestire questo ruolo con grande impegno e professionalità, per il bene della Lombardia e del Paese”.

Il primo appuntamento in direzione della "Mobilità Nuova" sarà dal 6 all'8 aprile, con l'arrivo del Treno Verde alla stazione di Milano Porta Garibaldi: un treno che porta con sé un'idea di futuro delle città italiane: la mobilità intelligente è al centro degli spazi espositivi allestiti nelle carrozze. Vale la pena di una visita!

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