A causa del cantiere della Pedomontana la bella ciclopedonale della Valmorea è interrotta per alcune centinaia di metri all'altezza di Solbiate Olona, senza che sia indicato un percorso alternativo.
Le associazioni Contrada dei Calimali, Legambiente, Fiab-Ciclocittà, Cipta, Podismo&Cazzeggio, Runners Olona, Tapascioni e Gs Cicloamatori hanno inviato una lettera aperta a tutti Comuni e ai Plis attraversati dal tracciato ciclabile.
E hanno promosso una raccolta firme per chiedere al Presidente della Provincia un immediato intervento a risoluzione del problema: è possibile firmare nella sede delle associazioni promotrici, tra cui la nostra!
Di seguito il testo della lettera
Nel febbraio 2010 è stata inaugurata la pista ciclopedonale della Valmorea che collega Castiglione Olona e Castellanza lungo la valle Olona, garantendo sicurezza qualità ambientale e facilità di fruizione a pedoni e biciclette. Questo progetto ha immediatamente riscosso un ampio gradimento e un’alta frequentazione sia da parte degli abitanti del territorio interessato, sia da parte di cicloescursionisti provenienti da lontano.
Principale artefice dell’opera è stata la Provincia di Varese che ha investito risorse tecniche e finanziarie, con il sostegno e la collaborazione dei Comuni e dei P.L.I.S. attraversati.
A dispetto di tutto ciò, a partire dal maggio 2011 la ciclabile è stata interrotta da un sopravvenuto cantiere dell’autostrada pedemontana per circa m. 700 nel comune di Solbiate Olona, con modalità a dir poco sconcertanti, riducendo la mobilità ciclo pedonale come un elemento residuale. Alla luce delle poderose opere di cantieramento effettuate sul luogo e dell’ampiezza dell’area occupata, appare evidente che una tempestiva segnalazione del problema avrebbe facilmente trovato soluzione nella realizzazione di un percorso ciclopedonale provvisorio alternativo, atto ad assicurare la continuità dell’itinerario in sede protetta con gravami economici e logistici sul cantiere Pedemontana pressoché insignificanti.
Le sottoscritte associazioni, facendosi interpreti del disagio manifestato da una parte significativa delle comunità locali e delle esigenze generali della potenziale utenza, tenuto conto che l’interruzione in questione si protrarrà sicuramente per più anni, chiedono:
L’individuazione e la realizzazione di un nuovo percorso provvisorio in sede protetta, utilizzando il tratto utile del sedime ferroviario dismesso e/o sentieri, carrarecce manufatti preesistenti.
Al tal proposito alleghiamo una planimetria del tratto in oggetto, indicando così anche una proposta sta di tracciato alternativo, atto a risolvere il problema nel più breve tempo possibile, in previsione dell’arrivo della bella stagione.
Il percorso proposto potrebbe essere mantenuto in via definitiva nell’ottica di ampliare l’offerta degli itinerari di “mobilità dolce”. Inoltre, allo stato attuale chi percorre la pista ciclopedonale non trova lungo il percorso né un preavviso dell’interruzione, né una segnaletica di direzione che lo indirizzi su viabilità alternativa. Il tratto della provinciale via per Solbiate, che di fatto costituisce l’unica alternativa utile, presenta condizioni di traffico tutt’altro che rassicuranti, anzi, estremamente pericolose, visto la mancanza
sulla carreggiata di uno spazio minimo di transito per biciclette e pedoni. Necessita, quindi, porre rimedio con solerzia alla “distrazione” dei tecnici e delle autorità preposte alla gestione del territorio e delle infrastrutture interessate affinché sia assicurata continuità e sicurezza al percorso ciclopedonale.
A testimonianza della partecipazione dei cittadini e dei fruitori della pista ciclo pedonale è in corso una raccolta firme che perverrà successivamente all’attenzione del presidente della Provincia.
Segnaliamo inoltre l’interesse alla soluzione di questo problema da parte delle scuole del territorio, con le quali sono in attivo progetti didattici e ambientali curate ed organizzate dalle associazioni citate.
Confidiamo altresì che la Provincia di Varese sia sensibile ad ogni iniziativa utile alla valorizzazione di un bene ambientale come la Valle Olona, pertanto si auspica che anche i comuni interessati – destinatari congiunti della lettera - si attivino con il medesimo obiettivo per quanto di loro competenza.
Restando in attesa di un cortese sollecito riscontro, si assicura la disponibilità delle presenti associazioni e in particolare di quelle attive in loco a collaborare con proprie concrete proposte di intervento.
Distinti saluti.
Assoc. Contrada dei Calimali Onlus - presidente Claudio Caccin
Fiab Ciclocittà – Varese – presidente Giuseppe Ferrari
Legambiente – coordinatore provinciale Alberto Minazzi
Cipta Onlus – Ass. per l’Ambiente - presidente Carla Castiglioni Castellanza
P&C. Podismoecazzeggio – A.S.D. – presidente Domenico Benevento
A.S. Runners Olona – presidente Gianpaolo Re Fraschini
G.S. Tapascioni – presidente Francesco Vignati
A.S.D. – G.S. Cicloamatori - segretario Gianmarco Malacrida
Per ogni ulteriore chiarimento o risposta, contattare Assoc.volontari Contrada dei Calimali – Via Moscova, 7 - 21054 Fagnano Olona – (Va) Claudio Caccin presidente@calimali.org
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