Negli studi di Rete 55 settimana scorsa ha avuto luogo un ampio confronto a cui hanno partecipato Legambiente Busto Arsizio, l'azienda BP Sec, i Comuni di Castellanza e Olgiate Olona e la Provincia. Il dibattito è visibile qui.
Un gruppo di associazioni e movimenti, tra cui i nostri circoli del territorio, ha creato un comitato per opporsi al progetto. Sabato 14 aprile il comitato "No Elcon" prenderà ufficialmente forma in un incontro pubblico alle 16.00 presso la Biblioteca civica di Castellanza in piazza Castegnate.
Questa è la posizione del coordinamento provinciale dei circoli di Legambiente
Il Coordinamento provinciale di Legambiente ha dibattuto al proprio interno la questione dell’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti della Elcon recycling, la società israeliana che è rappresentata tramite BP SEC nella richiesta di insediamento a Castellanza.
In seguito
una conferenza stampa dell’amministrazione del sindaco Fabrizio Farisoglio non
ha portato alcun beneficio al dibattito aperto che la nostra associazione ha
promosso, nella giornata di sabato 17 marzo, per informare e chiedere altre
informazioni necessarie.
L’atteggiamento
dimostrato dalla Giunta castellanzese non ci piace per la velata simpatia, a
nostro avviso, che questa dimostra al progetto di insediamento. Nonostante questa
giunta abbia cercato di spostare il peso delle decisioni sui posti di lavoro
ben oltre quelli comunicati dalla ditta, noi sollecitiamo oggi all’informazione
ed al dibattito civile, così come fatto sabato 17 marzo, dove gli aspetti tecnico,
ecologico e programmativo sono partecipati secondo le leggi urbanistiche e
ambientali.
L’aspetto che
si vuole porre al centro della questione è per Legambiente la gestione del
ciclo dei rifiuti, quali sono le sostanze da trattare presso Elcon. E’
totalmente assurdo che un impianto fatto per smaltire sostanze molto
inquinanti, comunque di tipo industriale nella lista di duecento di cui si
intende lavorare, sia più facile da installare che un impianto di trattamento
di rifiuti solidi urbani. Vige un vuoto autorizzativo in regione Lombardia per
questi impianti; questa mancanza è l’argomento che apre le porte di impianti
dei quali non sappiamo la necessità, il ciclo, la sostenibilità.
Crediamo che
le frasi sulla bonifica dell’impianto chimico castellanzese messa a traino di
Elcon siano superficiali e inadatte a sostenere un progetto serio e credibile.
Avremo modo di discutere meglio il futuro di tutto il terreno del polo chimico
nelle sedi opportune.
Invitiamo
il Comune di Castellanza nella figura del suo Sindaco in carica a due
fondamentali atti di governo: la condivisione delle informazioni sull’impianto
proposto e la partecipazione della cittadinanza nel procedimento
amministrativo, secondo le norme urbanistiche di valutazione e la democrazia
reale. Attendiamo la convocazione di un tavolo di discussione aperto e
allargato ai soggetti coinvolti nella problematica vicenda.
Il coordinamento dei circoli di Legambiente della provincia di Varese
Il coordinamento dei circoli di Legambiente della provincia di Varese
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