Riflettori sulle buone pratiche da diffondere a scuola, a
partire dal protagonismo degli studenti nel risparmio energetico e nella
raccolta differenziata.
Anche Varese
ha aderito alla campagna di Legambiente “Nontiscordardimé - operazione scuolepulite” che vuole mettere in primo piano la
situazione degli edifici scolastici. Troppo spesso in cattive condizioni,
insalubri per la salute e spreconi dal punto di vista energetico, ma anche luoghi di un possibile cambiamento che si estenda a tutta la società.
Stamattina quattro classi della scuola secondaria di primo
grado “Vidoletti” a Masnago hanno sistemato e pulito il giardino dai
rifiuti (dalle carte di merendine ai mozziconi di sigarette).
La mattinata di educazione ambientale è stata l’occasione per
approfondire il funzionamento della raccolta
differenziata e del compostaggio e per inaugurare la raccolta dell'umido in ogni piano dell’edificio scolastico.
Sulla nostra pagina fb un po' di foto!
Domani, sabato 17,
protagonista sarà invece l'Istituto Tecnico “N. Casula”. La giornata inizierà con un intervento di un
rappresentante di Aspem sul corretto smaltimento dei rifiuti. Il gruppo di ragazzi della scuola che ha fatto parte del
progetto “I giovani cambiano il clima che cambia” racconterà poi alle altre
classi, attraverso video e foto, l’esperienza che lo ha portato ad Agrigento
nello scorso anno. Infine
all’ultima ora tutti gli studenti si occuperanno di abbellire e pulire le proprie aule.
Oltre alla raccolta
differenziata, il tema di quest’anno è l’efficienza energetica. A tutti i
partecipanti viene infatti fornito un decalogo sul risparmio energetico elaborato grazie al progetto nazionale “Ecogeneration -Scuola amica del clima.”
Una questione quanto mai
attuale, se si considera che l’84% degli oltre 50mila edifici scolastici
italiani è stato costruito prima degli anni Ottanta e rientra in classe
energetica G, quella dalle prestazioni peggiori in termini di risparmio ed
efficienza. Se si facessero interventi di efficientamento energetico su almeno
il 10% degli edifici scolastici in classe G, portandoli in classe C, secondo
dati Enea, si otterrebbe un risparmio di oltre 41,4 milioni di euro
considerando il gasolio e 35 milioni considerando il metano.
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