domenica 18 settembre 2011

Dalla Valle Olona alla Marcia per la Pace. In bicicletta

Ciclisti nel nome della pacifica convivenza tra i popoli, dalla Valle Olona e dall'Alto Milanese al cuore verde d'Italia, l'Umbria.
In occasione della cinquantesima edizione della Marcia della Pace, Bicipace e Legambiente, con la collaborazione di Bicincittà, Ciclobby onlus e Coordinamento milanese Pace in comune hanno organizzato una “ciclospedizione” che è partita sabato 17 e che in una settimana raggiungerà Bastia Umbra, sede di partenza della Marcia.
Per rimanere aggiornati sull'avvicinamento: bicipace.org  

Il percorso
Il “pellegrinaggio laico” dei pedalatori sarà accompagnato da un'auto e un furgoncino come mezzi d'appoggio e trasporto bagagli. Cinque i pedalatori che si sono mossi sabato 17 settembre dalla Valle Olona e dintorni (Marnate, Olgiate, Castellanza, Busto Arsizio) per raggiungere la piazza del Municipio di Rho (MI) e lì unirsi a un folto gruppo di amici che percorrerà più di 600 chilometri verso la meta. Le tappe previste sono:
-sabato 17/9  Rho-Gragnano Trebbiense (PC) Km  90  
-domenica 18/9 Gragnano-Guastalla (PR) Km 103 
-lunedì 19/9 Guastalla-Ferrara Km   90 
-martedì 20/9 Ferrara-Cesena  Km   80 
-mercoledì 21/9 Cesena-Pennabilli Km 70 
-giovedì 22-9 Pennabilli-Gubbio        Km  90  
-venerdì 23/9 Gubbio-Perugia (Bastia Umbra)   Km 54   
-sabato 24/9 Bastia Umbra                                                                                                                 

Le ragioni di una scelta
«Nell’idea di fratellanza dei popoli si riassumono molte delle scelte urgenti che dobbiamo fare per superare la crisi che stiamo vivendo» scrivono gli organizzatori della spedizione su due ruote, elencando un vasto programma di cambiamento della società: «riscoprire la nostra umanità, mettere le persone al centro dell’economia e non più il contrario, riconoscere i diritti dei più poveri e dei più deboli e non continuare a calpestarli, gestire l’accoglienza e non i respingimenti, batterci contro le povertà e le disuguaglianze sociali e non più aumentarle, investire sui giovani e non disperdere la nostra principale ricchezza», e ancora «ridare piena dignità al lavoro e ai lavoratori in tutto il mondo, investire sull’educazione, sulla cultura e sulla formazione, difendere il pluralismo, il diritto e la libertà d’informazione, cambiare consumi e stili di vita personali e collettivi smettendo di distruggere e sprecare i beni comuni; ripudiare nei fatti la guerra e la sua preparazione, tagliare le spese militari; sul piano politico costruire l’Europa dei cittadini e la Comunità del Mediterraneo, democratizzare e rafforzare l’Onu, mettere fine al traffico delle armi e impegnarsi a costruire la pace in Medio Oriente, nel Mediterraneo, in Africa e ovunque nel mondo; contrastare l'accelerazione del cambiamento climatico legata all'impatto delle attività umane, rompere la schiavitù dai combustibili fossili e proteggere l’ambiente; costruire, infine, le città dei diritti umani e non le cittadelle dell’odio e dell’esclusione, investire sulla società civile e sul volontariato, investire sulla cooperazione a tutti i livelli anziché sulla competizione selvaggia, promuovere la globalizzazione dei diritti umani e della democrazia.”
«Noi crediamo - scrive a nome di Bicipace Flavio Castiglioni, delegato Legambiente per la Valle Olona e che sarà fra i cinque pedalatori “varesotti” sulla rotta per Assisi.- che ci sia ancora spazio per un confronto su questi temi. Abbiamo il compito di promuovere una cultura diversa da quella che oggi ci sta portando alla deriva».
Anche per questo, accanto alla consueta organizzazione di pullman di Bicipace che partiranno da diversi centri grandi e piccoli dell'Alto Milanese, un gruppo partirà all'avventura in bicicletta, per vedere un'Italia “slow”, più a misura d'uomo, e vivere un viaggio più vicino a quello degli antichi pellegrini “romei” che lungo la mitica via Francigena andavano ad Sanctum Petrum per impetrare una grazia o guadagnarsi la via del cielo.

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