L'ambientalismo in alta quota. Da venerdì 29 a domenica 31 luglio ai Bagni di Masino (Sondrio): spettacoli, concerti, danze, degustazione di prodotti tipici, incontri, arrampicata, escursioni, immersi nel bellissimo ambiente della Val Masino. Qui il programma completo!
Qui invece il portale dei festival di Legambiente sparsi in tutta Italia
Festambiente Alpi darà il via anche alla campagna "Carovana delle Alpi" per discutere dei problemi relativi.
Come il consumo di suolo, che nelle zone montane della Lombardia ha già cancellato il 42,4% del territorio più pregiato, quello dei fondovalle e dei pendii coltivati. E' la denuncia del dossier "Montagne senza terra?".
Le situazioni più critiche sono quelle delle valli prealpine, diventate ormai propaggini metropolitane, con densità di utilizzo di suolo non dissimili da quelle di una periferia urbana. E' il caso della montagna varesina, dove i territori che presentano caratteristiche idonee all'insediamento sono già stati “consumati” per il 65%.
Infine, per gli appassionati di escursioni in montagna, qui sotto un decalogo per l' impatto zero:
1. Portare nello zaino un sacchetto per portare via i rifiuti, per mettere al suo interno i rifiuti sporchi che macchiano.
2.Anche se nei parchi e nei rifugi si trovano bidoni per i rifiuti, preferire l'autotrasporto a valle. Meglio trasportare di persona i propri scarti che con l'elicottero, che ha costi ambientali enormi.
3. Usare la borraccia, i sacchetti idratanti e il thermos, anche se pesante, al posto delle bottiglie di plastica.
4. Fare preselezione degli alimenti nello zaino eliminando i contenitori inutili. Se portiamo succhi, eliminiamo prima di salire in montagna il cartone che racchiude i tre tetrapak. Un sacco di plastica può contenere tutto, senza portarci il packaging superfluo.
5. Riportare l’ambiente al suo stato naturale dopo le attività in tenda.
6. Portare a valle anche ciò che è biodegradabile come le bucce della frutta, per evitare il loro impatto visivo e perché non spariscono subito. Hanno poi addosso pesticidi che producono effetti negativi nella flora e nella fauna.
7. Seguire i sentieri tracciati e non percorrere il bosco al di fuori di quelli esistenti, evitando le scorciatoie.
8. Raccogliere nel sacchetto tutto ciò che si trova, anche se lasciato dagli altri.
9. E’ necessario che le associazioni di promozione turistica preparino contenitori alla fine e all’inizio delle zone di escursione.
10. Considerare i costi sociali della rimozione di ciò che si lascia in montagna. Anche per i rifugi è difficile lo smaltimento e costoso. È sbagliato pensare che alla pulizia ci pensano altri.
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