“Mai avremmo potuto immaginare di raggiungere un punto così in basso. Il Belpaese smembrato e devastato dal cemento, in mano alla criminalità e agli speculatori con l’avallo del Governo”.
Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente ha commentato
il testo del Dl sviluppo cui oggi ha dato il via il Consiglio dei Ministri.
il testo del Dl sviluppo cui oggi ha dato il via il Consiglio dei Ministri.
“La deregulation totale introdotta con il nuovo Piano casa – ha continuato Cogliati Dezza – con l’autocertificazione per tutte le nuove costruzioni e col passaggio dalla Dia alla Scia e i vari premi in cubatura,condannano il nostro Paese alla devastazione e all’affermazione delle leggi tribali dove il più forte, in questo caso il più ricco e spregiudicato, vince su tutti e fa quel che vuole del patrimonio comune. Principio confermato anche dall’articolo sul diritto di superficie delle spiagge che, in modo totalmente illogico e anacronistico, di fatto privatizza il patrimonio costiero cedendolo a pochi soggetti più ricchi a scapito dell’intera cittadinanza cui viene alienato il diritto di usufruire liberamente del territorio e delle parti più preziose del nostro paesaggio”.
Il dl sviluppo approvato oggi, oltretutto, va in tutt’altra direzione rispetto all’Europa che da tempo, ci invita a indire regolari gare per le concessioni demaniali e, invece di ripensare ai motivi del fallimento del precedente Piano casa, introduce ulteriore deregulation. Tutto ciò, nel paese dell’abusivismo edilizio, dell’edilizia di bassa qualità e del lavoro nero.
“Ci appelliamo ai costruttori – ha concluso Cogliati Dezza – e all’Ance in primis, affinché si dissocino da questo ‘Dl sottosviluppo’ che non va nemmeno nell’interesse dei costruttori onesti ma solo degli abusivi e degli speculatori”.
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