Parere negativo da Legambiente e dai comitati alla Varese-Como-Lecco, oggi presidio di protesta fuori da MalpensaFiere
Quando si parla di nuove autostrade, è inevitabile che l'ambientalismo insorga. Stamane, fuori da MalpensaFiere, nonostante la pioggia si trovava un piccolo presidio di protesta organizzato da Legambiente con rappresentanze dei comitari contrari al progetto della Varese-Como-Lecco, che si presentava all'interno dei padiglioni del polo fieristico bustese. La solidarietà fra "infrastrutturati" è scattata. «Eravamo una decina, noi di Legambiente di Busto e Valle Olona, gente di Tradate e del comotatoSalvabrughiera del Comasco» riferisce Andrea Barcucci, "storico" rappresentante del Cigno verde nella bassa provincia. «Dobbiamo pensare globalmente» ribadisce Barcucci, «qui invece con questa autistrada si tende a far credere di raggiungere individualmente le singole zone industrili di tanti Comuni. Assurdo che ogni paese voglia la sua zona industriale, così non funziona. E prima di un'autostrada, chi già ce l'ha dovrebbe sistemare gli accessi della sua zona industriale. Si cita la rappresentanza di 66mila imprese, da parte degli enti promotori, ma a che titolo? Si sarebbe fatta una sorta di referendum, ma con quale quesito? Magari una cosa del tipo "volete voi metterci venti minuti netti a punto a punto"? È squilibrato presentare così le cose, perchè poi ci metterai sì di meno, ma ti bloccherai comunque all'uscita nel traffico delle strade urbane e provinciali». Del resto, rincara Barcucci con un teorema caro al mondo ambientalista, «è noto che nuove strade attirano ulteriore traffico e si saturano alla svelta». In più, «un'autostrada che passa sopra anche i PGT di tanti Comuni, è un intruso».
La critica legambientina investe anche le decisioni sui trasporti pubblici. «Trenta per cento di tagli alle linee ferroviarie e aumento corrispondenti di biglietti e abbonamenti» scuote la testa Barcucci, «intanto si è messo in chiaro per tempo che parte delle spese di queste nuove autostrade lombarde saranno ripagate costruendo nell'intorno degli svincoli. Così si uccidono i nostri paesi. Qualcuno andrà più forte in auto, sì, ma i paesi saranno sempre più morti».
http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=188009
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