per avere le tabelle complete, scriveteci: legambientevarese@virgilio.it
La ricerca di Legambiente e Ambiente Italia sulla sostenibilità dei capoluoghi italiani, realizzata in collaborazione con il Sole 24 ore, presenta un quadro non brillante della Lombardia. Tutti i capoluoghi lombardi, infatti, con l’eccezione di Sondrio e Lodi, vedono peggiorare la loro posizione in classifica: nessuno di questi compare nelle prime venti posizioni. Il podio se lo aggiudicano Belluno, Verbania e Parma.
La posizione di Legambiente Varese
Ma l’associazione ambientalista chiede di non fermarsi ai numeri:”l’obiettivo di Ecosistema Urbano – spiega Dino De Simone, presidente di Legambiente Varese – non è quello di dividere in buoni e cattivi e di fare bocciature gratuite. Deve interessare piuttosto come confronto tra le realtà, come stimolo per migliorare sull’esempio di buone pratiche adottate dalle altre città.” “Più della posizione – continua l’esponente del Cigno Verde – è importante capire se di anno in anno il livello generale delle politiche ambientali migliora: su questo, per Varese, dobbiamo dire che i miglioramenti sono molto lenti. Noi comunque siamo disponibilissimi a metterci intorno ad un tavolo per dare il nostro contributo”
I dati
Varese si ferma al 50esimo posto, perdendo 15 posizioni rispetto al 2009.
Complice, tra le altre cose, un acquedotto che perde un terzo dell’acqua distribuita (31%), un consumo giornaliero di acqua potabile per uso domestico di175,2 litri pro capite (66esima) e la forte penalizzazione derivante da una mobilità insostenibile. Quest’ultimo indice tematico rivela come Varese sia una delle peggiori città a livello nazionale. L’indice di mobilità sostenibile porta infatti la città in 82esima posizione, con un punteggio di 9,8 su 100. I parametri considerati sono la presenza di autobus a chiamata, controlli elettronici alle ZTL, tariffe per intermodalità, parcheggi d’interscambio per le bici, mobility manager comunale, bike sharing, pedibus, Piano mobilità ciclabile, Piano spostamenti casa-lavoro e sistema di pedaggio urbano per regolare gli ingressi nelle aree urbane (tipo Ecopass). In particolare emerge la carenza di Zone a Traffico Limitato (76esima), con 0,04 metri per abitante, e l’insufficienza di piste ciclabili.
Complice, tra le altre cose, un acquedotto che perde un terzo dell’acqua distribuita (31%), un consumo giornaliero di acqua potabile per uso domestico di
L’estensione pro capite di verde fruibile in area urbana, con 6,41 metri quadri per abitante e 69esima posizione, è peggiore in Lombardia solo di Bergamo e Como. Ma la percentuale di aree verdi sul totale della superficie comunale è tra le migliori d’Italia: 2172 mq/ha. Positivi anche i dati sulla capacità di depurazione: 98% e quindi ventesima posizione a livello nazionale. La produzione annua di rifiuti urbani pro capite è di 518 kg (31esima), ancora migliore è la percentuale di raccolta differenziata: 46,9% e posizione numero 28.
Altro dato non positivo riguarda l’elevato livello di consumi elettrici domestici. 1241 kWh per abitante piazzano Varese in 76esima posizione. Preoccupante è inoltre il livello raggiunto nell’indice di Eco Management (76esima) e in quello di Partecipazione e Pianificazione ambientale (79esima). Il primo riguarda la capacità delle pubbliche amministrazioni di rispondere alle criticità ambientali attraverso le proprie scelte di gestione (auto comunali ecologiche, certificazione ambientale del Comune), il secondo verifica il livello di pianificazione ambientale (redazione del Piano d’emergenza, Zonizzazione acustica, Piano Urbano del Traffico (PUT) e Piano Energetico Comunale (PEC)) e la capacità delle pubbliche amministrazioni di adottare iniziative di informazione e coinvolgimento dei cittadini riguardanti tematiche legate alla sostenibilità.
Ultima area tematica riguarda la qualità dell’aria. Varese è tra le prime dieci in Italia per più bassa media di PM10 durante l’anno, mentre il dato peggiore è la concentrazione di Ozono (O3) con 84 giorni di superamento (81esima), persino peggiore di Milano. 48esima posizione, infine, per concentrazione di Biossido di Azoto. Le 64 auto circolanti ogni 100 abitanti valgono invece la 63esima posizione.
Nessun commento:
Posta un commento