Welcome in Casamatta ai Mulini di Gurone: un avamposto di
economia civile che nasce dalla ristrutturazione di edifici storici secondo un
nuovo modo di pensare l’edilizia, circolare e sostenibile, con il recupero dei
materiali e dell’energia per un diverso sviluppo di territorio e ambiente.
PER CONTRIBUIRE: IT96U0501810800000011223153
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Un progetto da finanziare in tre anni, che prevede il
completamento della ristrutturazione di una porzione della corte storica. Da
qui, prenderà il via l’attività di un centro per il volontariato e l’educazione
ambientale, che sarà anche ostello e punto di riferimento per la salvaguardia
della biodiversità del territorio.
L’economia circolare sarà il motore di tutto: a partire dai
materiali usati nella ristrutturazione, passando per le attività proposte, tutto
sarà impostato secondo i criteri di attenzione all’ambiente, per recuperare
risorse e far crescere una nuova attività nel pieno rispetto del territorio.
Legambiente Varese e Malnate stanno cercando risorse con una grande campagna di
fundraising, ma c’è bisogno di tanti protagonisti, per questo il cantiere è
aperto a sperimentazioni, suggerimenti ed esperienze formative per addetti ai
lavori e non solo.
La condivisione, quindi, inizia fin dal primo mattone, a
Casamatta. «L’idea – dicono i volontari di Legambiente – è quella di rendere
disponibile, con modalità innovative, un “bene comune”, uno strumento per
prenderci cura dell’ambiente e del paesaggio, per dare vita ad un’inedita
esperienza di economia civile, che rispetti le persone, l’ambiente, il
territorio e la sua storia».
Un luogo con una storia tutta particolare, che comincia con
l’antico mulino, che nel 1600 era uno dei centri nevralgici dell’economia della
zona, posizione mantenuta anche grazie alla ferrovia della Valmorea, che aveva
un casello a pochi passi dalla corte. Con il tempo, il mulino ha perso la
propria centralità. La dismissione della linea ferroviaria ha fatto il resto,
ma i residenti non hanno abbandonato del tutto la corte, e nell’area sono
comunque cresciute alcune attività economiche. Tra gli anni ’80 e ‘90, con il
progetto della diga di laminazione dell’Olona, l’antica corte viene circondata
da un muraglione circolare, un vero e proprio anello che la proteggerà
dall’acqua quando l’invaso della diga verrà riempito.
Negli stessi anni, però, Legambiente Varese e Malnate,
insieme al Comune, si costituiscono parte civile in un processo contro
un’industria che ha causato un importante inquinamento nella falda acquifera della
zona. Il processo dà ragione agli ambientalisti, e con il risarcimento del danno
viene acquistata una porzione della corte in via Mulini.
Ed è per valorizzare questo bene, acquistato fin da subito
con l’idea di renderlo uno spazio “non convenzionale”, che i volontari si sono
impegnati in questa avventura, che ha già visto la nascita di una rete di
associazioni, che va dalla Pro Loco agli agricoltori biologici locali, passando
per apicoltori e scout. Non mancano nemmeno le partnership istituzionali, da
Fondazione Cariplo ai comuni di Malnate e Varese, passando per la Fondazione
Comunitaria del Varesotto, Fondazione Malnate e perfino il Politecnico di
Milano.
Una vera e propria rinascita, quindi, per l’antico mulino,
che oggi è pronto per raccontare una nuova storia. Ma per farlo ha bisogno di
voi: è possibile contribuire attraverso una donazione fiscalmente deducibile o
con un’anticipazione sotto forma di prestito regolato da apposito accordo tra i
contraenti.
PER CONTRIBUIRE: IT06Q0501801600000011223153
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