Legambiente Varese vuole contribuire al percorso di revisione del Pgt avviato dal Comune, e per questo ha inviato all’assessore alla Pianificazione Territoriale, Andrea Civati, una lettera con le idee principali. Un punto di partenza da cui ripensare e programmare lo sviluppo della città nei prossimi anni.
Stop al consumo di suolo. Davvero.
Il territorio ha dei limiti precisi, e questi devono essere rispettati. Fermare il consumo di suolo significa
- orientare l'attività edilizia nel recupero e nella rigenerazione
- salvaguardare le aree verdi presenti nel tessuto urbanizzato
- chiedere al privato opere di urbanizzazione coerenti con l'idea di uno sviluppo sostenibile della città, abbandonando il gigantismo troppo spesso irrealistico
- dare una valore ecologico e paesaggistico alle aree agricole.
Liberiamo la città dal degrado edilizio
Se si parte dallo stop al consumo di suolo, la diretta conseguenza non può che essere la tutela del suolo libero e l'incentivazione al recupero delle aree dismesse e degli edifici abbandonati, con una forte penalizzazione in termini di diritti volumetrici per i proprietari responsabili del diffuso degrado edilizio.
Estendere la perequazione per renderla efficace
Uno strumento decisivo in questa logica può essere la perequazione, da estendere in modo che diventi economicamente conveniente ed efficace. I diritti edificatori, cioè la possibilità di costruire una determinata volumetria, devono essere dati anche a chi oggi non ne può usufruire, perché proprietario di terreni in aree a destinazione ambientale e paesaggistica. In questo modo, i diritti diventano cedibili a chi invece ha proprietà in aree già urbanizzate, da riqualificare o da rigenerare.
Priorità al sistema della mobilità pedonale
La modernità, l’attrattività e la qualità di una città si misurano dalla facilità degli spostamenti a piedi. Questo il criterio su cui definire un piano della mobilità finalmente razionale e non succube del dominio inefficiente delle auto.
Costruire la partecipazione
Perché la partecipazione diventi reale e “virale” tra i cittadini, serve definire ed esplicitare gli obiettivi su cui si vuole discutere. Il metodo "progetto stazioni" dimostra che l’amministrazione sta andando nella giusta direzione, il coinvolgimento dei cittadini richiede trasparenza e impegno da parte del Comune.
«Legambiente non limiterà la propria azione ad una lettera – dice Valentina Minazzi, presidente del circolo cittadino – parteciperemo ai tavoli di zona con i nostri esponenti e continueremo ad animare nei prossimi mesi la discussione pubblica».
Il Pgt è in discussione: il “Cigno verde” non resta a guardare, ma diventa protagonista del futuro della città.
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